lunedì 24 maggio 2010

UNA FESTA INDIMENTICABILE

Gruppo Primavera di Rivalta

23 Maggio 2010

Celebrazione per la Festa del Pane Nostro

 

“Allora corse un po' avanti e si arrampicò sopra un albero...”

                                                                            (Luca,19, 4)

 

SALUTO ALL'ASSEMBLEA DI DON FRANCO

GUIDA 1:  Questo è il sesto anno che facciamo la festa del Pane Nostro; quest'anno consegniamo la Bibbia a Elena, Elia e Matteo, affinchè possa servire loro come un bagaglio prezioso da portarsi dietro nei viaggi che compiranno.

GUIDA 2:  Un ringraziamento particolare va a Franco, cui chiediamo di continuare a seguirci e a stimolarci. Le sue parole e il suo esempio siano per noi uno stimolo per continuare a camminare insieme nei tratti di salita e di discesa e per riuscire a condividere il nostro viaggio con i compagni che incontriamo lungo il cammino.

GUIDA 1:  Ora cominciamo insieme la celebrazione con Elena, Elia e Matteo che ci portano il pane fatto da loro, accompagnati dai loro tre fratelli maggiori (breve augurio di ogni fratello maggiore).

 

CANTO: E SONO SOLO UN UOMO

.Io lo so Signore
che vengo da lontano
prima nel pensiero
e poi nella tua mano
io mi rendo conto
che Tu sei la mia vita
e non mi sembra vero
di pregarti così:

2.Padre d'ogni uomo
- e non t'ho visto mai -
" Spirito di vita "
- e nacqui da una donna -
" Figlio, mio fratello "
- e sono solo un uomo -
eppure io capisco
che Tu sei verità!

3.E imparerò a guardare tutto il mondo
con gli occhi trasparenti di un bambino
e insegnerò a chiamarti " Padre nostro "
a ogni figlio che diventa uomo.

4.Io lo so Signore
che Tu mi sei vicino
Luce alla mia mente
Guida al mio cammino
mano che sorregge
sguardo che perdona
e non mi sembra vero
che Tu esista così:

5.dove nasce amore
Tu sei la sorgente
dove c'è una croce
Tu sei la speranza
dove il tempo ha fine
Tu sei la vita eterna;
e so che posso sempre
contare su di Te!

 

6.E accoglierò la vita come un dono
e avrò coraggio di morire anch'io
e incontro a Te verrò col mio fratello
che non si sente amato da nessuno.

 

 

GUIDA 1: Prima di affrontare con voi ragazzi gli incontri legati al tema dell'anno, IL VIAGGIO, Franco  ha aiutato noi genitori a riflettere sul tema stesso. Ci ha immersi in un fiume di passi biblici che possano dare senso agli infiniti viaggi della nostra esistenza.

Ci ha ricordato che nel Primo Testamento i monti e le acque corrono, ridono e le colline cantano e danzano. 

GUIDA 2:  La natura è nostra compagna di viaggio, di noi uomini e noi donne... Camminiamo pensando che la terra ci sorregge!

GUIDA 1: Il viaggio è con la vita, con le persone e i loro diritti, la giustizia, le sofferenze...con la comunità mondiale...

GUIDA 2: Il viaggio  ha i suoi tempi: passo lesto e passo più lento; il tempo dell'amore e della solitudine, del conflitto e dell'abbraccio ...

 

GUIDA 1: Preghiamo insieme a cori alterni (versetti tratti dai Salmi 56 e 90):

 

1. I passi del mio vagare tu li hai contati,

le mie lacrime nell'otre tuo raccogli;

non sono forse scritte nel tuo libro?

 

2. Insegnaci a contare i nostri giorni

e giungeremo alla sapienza del cuore.

 

1. Saziaci al mattino con la tua grazia:

esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.

 

2. Rendici la gioia per i giorni di afflizione,

per gli anni in cui abbiamo visto la sventura.

 

1. Sia su di noi la bontà del Signore nostro Dio:

rafforza per noi l'opera delle nostre mani,

 

TUTTI: l'opera delle nostre mani rafforza.

AMEN

 

GUIDA 1: Per questa festa abbiamo scelto un brano che in passato avevamo già affrontato con i ragazzi più grandi. Gesù, nel suo viaggiare, fa molti incontri non previsti, ed è sempre particolarmente attento alle persone che rappresentano la vera novità e ricchezza di ogni viaggio. In questo brano Gesù nota un uomo che si nasconde sull'albero, ma capisce che quest'uomo vorrebbe comunque incontrarlo ...

 


GUIDA 2: Ascoltiamo ora il brano originale e poi la reinterpretazione dei Tigrotti.

 

                   Entrato in Gerico, attraversava la città. Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E' andato ad alloggiare da un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».                                                       Vangelo secondo Luca, capitolo 19, 1-10

 

REINTERPRETAZIONE TIGROTTI

 

COMMENTO AL BRANO DI FRANCO

 

CANTO:  L'isola che non c'è

1. Seconda stella a destra
questo è il cammino,
e poi dritto fino al mattino
poi la strada la trovi da te,
porta all'isola che non c'è.

Forse questo ti sembrerà un strano,
ma la ragione ti ha un po' preso la mano.
Ed ora sei quasi convinto che
non può esistere un'isola che non c'è.

2. E a pensarci, che pazzia,
è una favola, è solo fantasia
e chi è saggio, chi è maturo lo sa:
non può esistere nella realtà!

Son d'accordo con voi,
non esiste una terra
dove non ci son santi né eroi
e se non ci son ladri,
e se non c'è mai la guerra,
forse è proprio l'isola che non c'è
... che non c'è.

3. E non è un'invenzione
e neanche un gioco di parole
se ci credi ti basta perché
poi la strada la trovi da te.

Son d'accordo con voi,
niente ladri e gendarmi,
ma che razza di isola è?
Niente odio e violenza,
né soldati, né armi,
forse è proprio l'isola che non c'è
... che non c'è.

4. Seconda stella a destra
questo è il cammino,
e poi dritto fino al mattino
non ti puoi sbagliare perché
quella è l'isola che non c'è!

5. E ti prendono in giro
se continui a cercarla,
ma non darti per vinto perché
chi ci ha già rinunciato
e ti ride alle spalle
forse è ancora più pazzo di te!

 

 

GUIDA 1: Il bello del viaggio è anche trovare il tempo per fermarsi, fare una sosta, condividere un pasto e un sorso d'acqua, sostare all'ombra di un fico e ascoltare, raccontare, guardare. Anche questo è un momento di sosta che mette a fuoco un momento importante per Elena, Elia e Matteo, ma anche per noi che condividiamo la loro strada, accompagnati da don Franco...

 

CONSEGNA BIBBIA A CURA DI DON FRANCO

 

 

CANTO: Padre Nostro 

 

 

 

MEMORIA DELLA CENA

CORO 2:  Dio del cielo e di tutte le terre,

aiutaci a camminare nel vento della vita

con la spensieratezza del passero che fa il nido,

senza pensare che giungerà l'autunno.

CORO 1: Prima che i nostri occhi Ti cercassero, 

Tu sei venuto verso di noi in mille modi.

Prima che le nostre labbra Ti invocassero,

Tu hai deposto nei nostri cuori la Tua parola.

CORO 2: Apri ogni giorno il nostro cuore

a questo mistero di amore che ci avvolge:

Tu ci hai amato per primo

e ci doni anche oggi la forza d'amare.

CORO 1: Tu semini nel cuore della nostra vita

la speranza di una creazione liberata

da ogni violenza e da ogni discriminazione.

 

TUTTI:      Sei il Dio che danza le nostre gioie,

                   che cammina con noi nei nostri “viaggi” della vita.

                   Donaci il latte nutriente della Tua parola.

                    

 

 

DON FRANCO:  Gesù era a tavola con i suoi amici e le sue amiche. Egli era ben che i potenti si stavano organizzando contro di lui e il suo cuore faceva i conti con la paura. Voleva lasciare ai suoi amici e alle sue amiche, in quella sera e in quella cena di intimità, qualcosa di più di un ricordo, di un segno.

 

TUTTI:  Sulla mensa c'erano pane e vino. Gesù alzò gli occhi al cielo come spesso faceva nei giorni della sua vita e, dopo aver nominato il nome di Dio e averlo benedetto, prese il pane, lo spezzò, lo divise dicendo: “Prendete e mangiate. Questo pane condiviso sia per voi il segno della mia vita. Quando farete questo, lo farete in memoria di me, di ciò che ho fatto e detto”. Poi prese la coppa del vino e disse: “Questo calice sia per voi il segno di un'amicizia che Dio continuamente rinnova con tutta l'umanità, con tutto il creato”.

 

GUIDA 2:     Sussurra al nostro orecchio parole nuove,

                   Tu che sei il Dio sempre sorgivo di vita!

                   Soprattutto falle penetrare nel nostro cuore di pietra,

                   perché fioriscano le scelte e le opere di Gesù

                   anche nella nostra esistenza di tutti i giorni.

 

 PREGHIERA E INVITO ALLA COMUNIONE (Don Franco)

 

 

GUIDA 1: O Dio, allarga le nostre prospettive; aiutaci ad avere il coraggio di salire sul ramo più alto dell'albero; da lassù, possiamo così prendere le distanze e capire dove ci può condurre il cammino...

PREGHIERE SPONTANEE (Don Franco)

 

 

SIMBOLO DI RICORDO A ELENA, ELIA E MATTEO

GUIDA 1: Quest'anno , pensando al simbolo che volevamo donarvi in questo giorno di festa , solo un piccolo albero di sicomoro originario della terra di Israele poteva fare al caso nostro....ma riflettendo bene e dovendo fare i conti anche con le nostre possibilità ..un altro simbolo piu’ facile da reperire e non per questo meno evocativo è stato scelto per voi oggi: una piccola scala.

 

CONSEGNA SIMBOLO

 

 

GUIDA 2: Una scala per salire...perchè come Zaccheo possiate essere persone curiose, in ricerca, disposte a mettervi in gioco fino ad arrampicarvi su un albero di sicomoro pur di arrivare al vostro intento...

GUIDA 1:Una scala che ci invita ad innalzarci , a salire sopra, per scoprire un diverso “punto di vista”... per non rassegnarci, per non utilizzare i nostri limiti come scusa al disimpegno ...ma rimanere sempre aperti a cogliere Dio nella nostra vita, nelle persone e nelle cose , per camminare sulla strada che ci indica Gesu’.

 

GUIDA 2: Il viaggio è camminare oltre: scoprire la bellezza della curiosità nel cercare...

Le strade sono molte, è bello poter pensare che in ogni caso Dio è più grande del mio cammino e che gli innumerevoli cammini dell'uomo e della donna sono gioia agli occhi di Dio.

 

 

BENEDIZIONE FINALE DI DON FRANCO

 

TUTTI:      Il numero dei figli d'Israele

                   sarà come la rena del mare,

                   che non si può contare né misurare.

                   E invece di dir loro: “Voi non siete il mio popolo”

                   si dirà loro: “Figli del Dio vivente!”...

                   Dite ai vostri fratelli: “Mio popolo”

                   e alle vostre sorelle: “Amata”.                                (Osea, 2, 1-3)

 

LEGGONO GLI ADULTI PER I RAGAZZI:

Saranno come splendidi alberi, piantati da Dio, per rivelare la sua gloria e potenza.

  Ricostruiranno le vecchie rovine,      rialzeranno le case abbattute                                 

  restaureranno le città desolate, devastate da più generazioni”.                     (Isaia 61,3)

 

CANTO:  Le mani  (Eduardo De Crescenzo)

sol7 mi-       do          re         sol

1. Se sei un amico ti stringo la mano

se chiedi un aiuto ti tendo la mano

Prendi la mano, dammi la mano (2 v.)

Il padre il bambino lo tiene per mano

c’è tutto il destino in un palmo di mano

 

             sol7        do            fa#     si-7

Rit.     Le mani, le mani che sanno parlare

              mi-7     la-7             re7        sol

          che sanno guarire, che sanno pregare

                      soldim              si-7       

          le mani legate, le mani ferite,

               do         sol      re7      sol4 

               le mani, le mani pulite.

2. Saluti ruffiani, baciamo le mani

caliamo i calzoni e in alto le mani

chi prende il potere allunga le mani

chi sfugge al dovere se ne lava le mani.

 

Rit.    Le mani, le mani che sanno tradire

         che sanno colpire e che fanno male

         le mani spietate che danno la fine,

               le mani, le mani cattive

3. Apriamo le mani, le mani piu’ avare

che stringono ancora quei trenta denari

mettiamo la mani, le mani sul cuore

piu’ sono sincere, piu’ danno calore

 

 

Rit.    Le mani, la mani che sanno di mare

         che sanno di terra che sanno di pane

         battiamo le mani per per farci sentire

               piu’ forte le mani, le mani