giovedì 7 febbraio 2013

FEBBRE DEL SABATO SERA

Londra - La "febbre del sabato sera", in Inghilterra, è una malattia da prendere alla lettera: può provocare raffreddore, tosse, 40 gradi di temperatura e in qualche caso perfino la morte. Come è noto, il modo di dire (che era poi il titolo di un film) allude alla voglia di divertirsi nel fine settimana, alla frenesia di uscire, ballare, ubriacarsi, sballarsi. Ma d'inverno, a Londra e in altre città del Regno Unito, assume anche un altro significato: la movida inglese fa ammalare sul serio, talvolta irrimediabilmente. Lo scorso week-end una donna è morta congelata dopo una serata al pub: gli amici se l'erano dimenticata in automobile e lei, praticamente priva di sensi, è deceduta nel corso della notte per ipotermia (e intossicazione alcolica). Fa freddo di questi tempi,in Gran Bretagna ma non così freddo da morirne: a patto di essere vestiti. Nicole Falkingham, invece, era praticamente nuda: niente calze, niente cappotto, niente giacca, solo uno striminzito abitino e gli immancabili tacchi a spillo. Due settimane fa, stessa storia ai sobborghi di Londra: anche lì una ragazza di ritorno da pub e discoteca, era nevicato da poco, lei è scivolata sul ghiaccio, ha sbattuto la testa, ha perso i sensi. L'hanno trovata al mattino, morta stecchita non per il colpo sofferto alla testa bensì per il freddo, poiché anche lei era più svestita che vestita.
Due donne morte congelate in quindici giorni dopo la «febbre del sabato sera» sono forse una sfortunata coincidenza, ma qui non è un'eccezione il fatto di uscire la sera, in pieno inverno, senza niente addosso. Basta trovarsi a Piccadilly Circus il venerdì o il sabato tra le 21 e mezzanotte, per averne la conferma: dalla metropolitana sbucano a frotte migliaia di ragazze conciate così.
Vengono i brividi solo a guardarle, con quella pelle che diventa bluastra dal gelo, eppure da queste parti non mettere calze e soprabito è praticamente una regola, un'uniforme. Se ne danno due motivazioni. Una è che le donne inglesi si sentono più sexy così: ma tiene fino a un certo punto, perché nulla impedirebbe loro di indossare un cappotto e poi toglierselo appena entrate nel pub o nella discoteca. La seconda ipotesi è che, già prima di uscire, sanno che si ubriacheranno talmente tanto da non poter ritrovare più niente: né la borsetta, né la giacchetta, né il cappottino, perciò non si portano dietro nulla. Ma così facendo corrono il rischio di non ritrovare, il mattino dopo, nemmeno se stesse, come è accaduto alle due giovani morte congelate dopo una notte di alcolici eccessi.
Enrico Franceschini
(Repubblica 30 gennaio)