sabato 26 aprile 2014

La forza del racconto

LIDIA BORGHI, L'amore autentico, Gabrielli Editori, 2014, pp. 96, € 11,50
"Omosessualità e Fede, due madri raccontano" è l'illuminante sottotitolo del libro. Noi ci siamo un po' abituati nel cinema e in televisione (a parte chi come me, l'ha messa muta in un cantuccio) a "storie costruite", a "montaggi" destinati a produrre emozioni e lacrime…
Qui il "racconto" è un'altra cosa. Nel dialogo con l'Autrice, due mamme e una suora prendono la parola per dare voce al loro percorso interiore, alla loro sofferenza di fronte ad una società spesso chiusa nella prigione del pregiudizio. Sì, c'è bisogno di persone che, fuori dalla fiction, narrino i loro percorsi di amore, di lotta e di speranza. Il racconto ha la capacità di coinvolgere profondamente e costituisce spesso un invito ad oltrepassare la frontiera della paura, a rompere con il culto dell'immagine sociale.
Non sono i documenti ambigui come quelli della curia torinese che lasciano presagire un futuro diverso; servono racconti veri, coraggiosi e passati al vaglio della propria pelle e della propria fede che fanno crescere la fiducia e mettono in luce un presente di lotta e di liberazione già in atto. Lidia Borghi ha scelto e realizzato con Mila, Ursula e Jaia questo percorso.
Letizia Tomassone e io abbiamo cercato, nelle poche pagine che aprono il libro, di evidenziare il bisogno di ricondurre le nostre chiese a misurare la distanza che ancora le separa dal Vangelo. Ma ancor più abbiamo sottolineato che è in pieno svolgimento una svolta positiva nella quale come cristiani/e non possiamo sottrarci alle nostre responsabilità.