martedì 8 luglio 2014

Monsignor Bettazzi: “Io e Enrico”

Novant'anni compiuti, monsignor Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea, è più attivo che mai. E nonostante il suo ritiro nel castello di Albiano, sceglie con precisione gli appuntamenti da non perdere: questa mattina sarà nella "casa" torinese dei Padri Camilliani per una lectio magistralis, domattina invece al Teatro Giacosa di Ivrea per una delle due iniziative volute dal gruppo Pd alla Camera nel trentennale della morte di Enrico Berlinguer. Un appuntamento che lo vedrà impegnato in un dialogo pubblico con Walter Veltroni, ex segretario democratico, e che appare quasi come un 'risarcimento' per l'incontro mai avvenuto tra Bettazzi e Berlinguer: i due leader si scambiarono lettere aperte sul tema del rapporto tra politica e religione, tra sinistra e credenti, ma non poterono incontrarsi pubblicamente perché le gerarchie cattoliche lo sconsigliarono al pur eterodosso vescovo eporediese. Come racconta lo stesso Bettazzi: «Quarant'anni fa gli scrissi una lettera aperta, mi rispose, voleva incontrarmi, ma il vescovo Albino Luciani (che poi sarebbe diventato Papa col nome di Giovanni Paolo I e morto poco dopo 1'elezione, ndr) mi disse che non potevo parlare a nome della chiesa. Rinunciai». I tempi sono cambiati, Bettazzi è più libero, anche se non si fermerà al Giacosa dopo l'incontro con Veltroni. Parleranno invece i testimoni dell'epoca, come Guido Bodrato e Nerio Nesi.
Vera Schiavazzi

(Repubblica 20 giugno)