lunedì 1 dicembre 2014

Comunità cristiana di base di via Città di Gap, Pinerolo

NOTIZIARIO DELLA CASA DELL'ASCOLTO E DELLA PREGHIERA
N°8 dicembre '14
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In evidenza:
     APPUNTAMENTI DI COMUNITA'
- 14 e 24/12: Eucarestie comunitarie
- 31/12: Ora di silenzio e preghiera
     ALCUNI APPUNTAMENTI con F. Barbero
- 18/12: "Le ricerche sul Gesù storico" al Circolo dei Lettori di Pinerolo
    NOTIZIE DA GRUPPI E COLLEGAMENTI

- 20/12: Incontro SdG su "Il Dio queer"
- 13 e 19/12: Gruppo Primavera Rivalta
- 6-8/12: Incontro nazionale cdb. Schede su "povertà emotive e fede cristiana"
     SPUNTI PER MEDITARE E RIFLETTERE
- Per favorire la ricerca sul Gesù storico
- Il capitalismo zen  
    DALLA NOSTRA COMUNITA'
-    Questa comunità 
   APPUNTAMENTI DI COMUNITA' (via Città di Gap 13 -II piano)

     LUNEDI' 1, 15 e 29 DICEMBRE alle ore 16 e alle ore 21: gruppi biblici. Proseguiamo la lettura del Vangelo di Giovanni.
     DOMENICA 14 DICEMBRE alle ore 10,15: eucarestia comunitaria. La predicazione viene preparata dal gruppo biblico serale.
     LUNEDI' 15 DICEMBRE dalle ore 18 alle ore 19,30 - Assemblea mensile di programmazione: definiremo gli incontri di gennaio e programmeremo alcune iniziative per il 2015 (incontri quadrimestrali su testimoni protagonisti della ricerca teologica e di fede, ecc.). Chi lo desidera può fermarsi a cenare in sede (ognuno/a porta qualcosa).
     MERCOLEDI' 24 DICEMBRE alle ore 21: celebrazione del Natale di Gesù di Nazareth. Il servizio della predicazione ci è offerto dal gruppo biblico del pomeriggio.
     MERCOLEDI' 31 DICEMBRE dalle ore 17,30 alle ore 18,30: anche quest'anno si offre la possibilità di "un'ora di silenzio e di preghiera", aperta a chiunque desideri partecipare. 
   ALCUNI APPUNTAMENTI con Franco Barbero
    GIOVEDI' 11 DICEMBRE alle ore 20,45 a Voghera: Franco sarà correlatore in una serata organizzata su "L'amore è sempre uguale … anche quando è diverso". L'incontro si svolgerà il viale della repubblica 25. Per informazioni: don Piero Montecucco 348-2401071.
    SABATO 13 DICEMBRE dalle ore 16,30 alle 18,30 a Rivalta: presso la cascina del gruppo Abele serata di ricerca del gruppo Primavera sul mito biblico della Torre di Babele.
    SABATO 13 DICEMBRE alle ore 21 a Saluzzo: celebrazione dell'eucarestia della comunità cristiana di base.
    MERCOLEDI' 17 DICEMBRE dalle ore 17,45 alle 19,15 - Gruppo biblico di Torino: prosegue la lettura del vangelo di Giovanni in via Principe Tommaso 4. L'appuntamento eccezionalmente è stato spostato al mercoledì.
    GIOVEDI' 18 DICEMBRE alle ore 17:30 a Pinerolo: al Circolo dei Lettori, in via Duomo 1, Franco presenta una riflessione su "Le ricerche sul Gesù storico".
    VENERDI' 19 DICEMBRE dalle ore 17:30 a Rivalta: celebrazione con il gruppo Primavera del Natale di Gesù.
    SABATO 20 DICEMBRE alle ore 17 a Pinerolo: per la Scala di Giacobbe Franco introduce alla lettura del libro "Il Dio queer".
    LUNEDI' 22 DICEMBRE alle ore 15 e alle ore 21 nella Parrocchia di San Lazzaro di Pinerolo: Franco svolge la predicazione durante le liturgie del Perdono.
    DOMENICA 28 DICEMBRE alle ore 10,30 a Torino: la comunità nascente celebra in via Principe Tommaso 4 l'eucarestia nella memoria del Natale di Gesù. Alle ore 10 accoglienza; dalle 10,30 alle 15 celebrazione eucaristica, confronto comunitario e programmazione.
   NOTIZIE DA GRUPPI E COLLEGAMENTI
 La Scala di Giacobbe
 Sabato 20 dicembre 2014, alle ore 17: presso la sede dell'Arci di Pinerolo (stradale Baudenasca 17), parleremo del libro "Il Dio queer" di Marcella Althaus-Reid (Claudiana editrice). Alle ore 19,30 cena autogestita. Alle ore 21 proiezione di un film a tematica LGBT.
Per ulteriori informazioni scrivere a lascaladigiacobbe@gmail.com
LA SCALA DI GIACOBBE - Gruppo credente lesbico gay bisex transgender di Pinerolo
 Iniziative contro l'omofobia e la transfobia

Giovedì 18 dicembre alle ore 17, presso la Casa dell'ascolto e della preghiera in Via Città di Gap 13, incontro organizzativo per proseguire la preparazione di eventi pubblici volti a sensibilizzare il territorio pinerolese sui temi dell'omofobia e della transfobia. Chiunque sia interessato/a a partecipare è benvenuto/a.
Fiorentina Charrier

Gruppo "Primavera" di Rivalta

Incontri biblici mensili del gruppo adulti
- Anche nel mese di novembre ci siamo incontrati per affrontare il tema "La Bibbia un racconto da proseguire…". Stimolati dall'introduzione di Franco e dalle letture fatte in precedenza, ci siamo confrontati su molte cose che è difficile riassumere in poche righe. Ho trovato particolarmente ricca la discussione finale sulla nostra identità cristiana, una identità "in movimento", ma pur sempre un'identità che ci permette di confrontarci e relazionarci con altre identità diverse dalla nostra ed altrettanto parziali. Si tratta di un tema che ci coinvolge sempre e che sicuramente avremo modo di approfondire ulteriormente.
- Ci incontreremo sabato 13 dicembre dalle 16,30 alle 18,30, sempre presso la cascina del "Filo d'erba" a Rivalta per affrontare l'affascinante mito biblico della Torre di Babele. Per entrare nell'argomento si consiglia la lettura di un breve testo dal titolo "Babele: benedizione e progetto" (da Franco Barbero, "Il giubileo di ogni giorno", pp. 77-82).

Incontri mensili di catechesi per i bimbi/e delle elementari e i ragazzi/e della scuola media: Nel mese di novembre ci siamo confrontati con il tema "Mosè, la passione della libertà" e venerdì 19 dicembre dalle ore 18 alle 22 ci troveremo al "Mulino" di Rivalta per la celebrazione del Natale di Gesù. A seguire, come sempre, cena (ognuno/a porta qualcosa) e festa.
Francesco Giusti
Presentazione del gruppo Primavera (=GP)
Il GP nasce circa 14 anni fa dal desiderio di alcuni genitori di offrire ai figli un percorso di catechesi che si differenziasse dai contenuti normalmente proposti dalla chiesa ufficiale e permettesse il coinvolgimento diretto degli adulti nell'interazione con i bambini, diventati poi adolescenti.
L'esperienza di alcune famiglie che in età giovanile avevano vissuto con intensità varie realtà di gruppo in ambito prevalentemente cattolico si incontrò con il percorso di altre famiglie appartenenti alle CdB, che avevano già sperimentato la gestione di percorsi di catechesi autonomi. Si creò così un gruppo di circa 10-15 nuclei familiari (tutti con figli, per un totale di circa 30/60 persone a seconda del numero di partecipanti nei vari periodi) che, nel corso degli anni, ha reso possibile il camminare insieme conoscendo la figura di Gesù di Nazareth e del suo popolo.
All'interno del gruppo sono sempre state presenti persone con differenti approcci nei confronti di un cammino spirituale, comprese posizioni agnostiche, ma ciò che ha permesso di condividere un percorso è sempre stato il desiderio di offrire ai figli la possibilità di esplorare e confrontarsi su tali argomenti. Molte delle famiglie che hanno condiviso il percorso erano coinvolte anche in altri ambiti relativi all'impegno sociale, comunitario, educativo o politico, per cui si è deciso di offrire ai figli una attività mensile, generalmente il Sabato pomeriggio, con una cena comune di condivisione a seguire che permetteva al gruppo di riunirsi al completo.
Tale formula è certamente stata possibile grazie alla possibilità di utilizzare i locali ed il grande prato dell'Associazione Famiglie del Filo d'Erba di Rivalta, che ormai da 25 anni è presente sul territorio di Rivalta ed è strettamente connessa al Gruppo Abele di Torino. La condivisione della cena ci ha insegnato come sia importante potersi incontrare anche in una dimensione più libera, che permetteva il confronto reciproco sulla quotidianità di ciascuno di noi e favoriva al contempo legami di amicizia sia tra gli adulti che tra i bambini e ragazzi, i quali non si ritrovavano soltanto per l'attività, ma potevano condividere un'interazione più spontanea.
Sin dall'inizio di questa esperienza si è compreso che era necessario acquisire formazione in merito e potersi confrontare tra adulti sulla scelta dei contenuti da proporre a bambini e ragazzi. Chi apparteneva alle CdB propose di incontrare Don Franco Barbero e, sin da allora, Don Franco ci ha accompagnato regolarmente nell'affrontare sia contenuti biblici che educativi o sociali, attraverso un incontro mensile con gli adulti del gruppo. Durante tali incontri, Franco ci offriva una serie di spunti sul tema congiuntamente scelto e poi si apriva una fase di dibattito e scambio, che non riguardava soltanto tematiche teoriche, ma anche i problemi della quotidianità.
Nel corso degli anni il gruppo ha operato riflessioni varie in merito alle attività e ai contenuti da proporre ai bambini e ragazzi, all'organizzazione del gruppo, al senso del nostro continuare a ritrovarci. Si sono operate scelte che hanno ad esempio favorito la presenza di un gruppo di animatori stabile, ma affiancato di volta in volta da qualcuno degli altri genitori, al fine di poter maggiormente condividere il percorso e non sovraccaricare l'animazione; si è fatta una valutazione in merito al denaro da versare per le attività comuni, i contributi per l'uso dei locali, la partecipazione a progetti di solidarietà; si sono creati dei rituali del gruppo che segnassero il cammino, attraverso la creazioni di celebrazioni, tra cui la Festa del Pane Nostro con la consegna della Bibbia in IV elementare; si è proposto almeno un momento "forte" di incontro all'anno, attraverso una uscita con pernottamento a inizio e/o fine anno che favorisse la possibilità di compiere una verifica comune e ridefinire la progettualità annuale e una tematica da seguire; si sono differenziati i gruppi di bambini per fasce di età, adeguando i contenuti proposti alle varie età della crescita, riscrivendo i testi biblici da proporre ai ragazzi, privilegiando attività concrete e di espressione con i bambini, per passare via via a modalità più riflessive di approccio al testo biblico ed al senso della dimensione spirituale; ci si è interrogati in merito alle modalità della relazione tra adulti, indipendentemente dal cammino di catechesi proposto ai figli e in alcuni periodi si sono creati dei sottogruppi di adulti, uno con obiettivi più di approfondimento sociale (si è lavorato su alcuni progetti di solidarietà in America Latina) e l'altro di lettura biblica, esperienze che attualmente non sono più in corso.
Già due gruppi di ragazzi, intorno ai 17/18 anni di età, ha concluso il suo percorso all'interno del gruppo. Attualmente sono attivi un gruppo di ragazzi delle medie ed uno della scuola materna/elementare.
Alcune famiglie hanno terminato il loro cammino parallelamente al termine del percorso dei figli, altre invece hanno proseguito il percorso insieme al gruppo e continuando a partecipare agli incontri con Don Franco, che ha ora una veste più laboratoriale.
Il percorso ha permesso di incontrarci tra famiglie, recuperando quella dimensione di confronto allargato che era stato più semplice sperimentare in età giovanile; ha permesso agli adulti di prendere in mano il testo biblico e riscriverlo a misura dei figli, entrando nella narrazione e facendola propria, cercando linguaggi nuovi per trasmettere messaggi essenziali, non dogmatici, ma ricchi di vita; i ragazzi hanno potuto esplorare gli interrogativi relativi alla spiritualità, al senso della loro vita, a tematiche forti quali giustizia e libertà, confrontandosi con la figura di Gesù di Nazareth e di molti altri personaggi biblici che hanno avuto occasione di vedere anche rappresentati dai genitori o da se stessi.
Questa esperienza ci ha arricchito e ci arricchisce, ci ha insegnato a condividere, negoziare, mettere in comune le risorse di ognuno, con la consapevolezza che il legame che ci tiene uniti è frutto di un patto che va sempre rivisitato e non può essere dato per scontato.
Antonella Ganiomego (per il gruppo "Primavera")


Segreteria regionale delle comunità cristiane di base
Il gruppo di collegamento regionale di giovedì 20 novembre ha visto la partecipazione di tre comunità cristiane di base: quella di Torino, e le due comunità di Pinerolo. Per la nostra comunità erano presenti Ines Rosso e Fiorentina Charrier. Per il prossimo convegno regionale di primavera è prevalsa la proposta di proseguire sul tema dell'"ecoteologia". Come comunità di via città di Gap 13 abbiamo presentato una nostra proposta per un futuro incontro: "Come sta avvenendo nelle nostre comunità la lettura biblica? Quali evoluzioni sono avvenute in questi anni? Che posto essa occupa nel nostro cammino di fede?"
Nella nostra comunità viviamo difficoltà e sorprese, anche per il fatto che nei due gruppi biblici settimanali (25-30 persone) sono entrate presenze nuove che iniziano il loro cammino o lo riprendono ed hanno molta voglia di leggere la Bibbia.
Fiorentina Charrier
Incontro nazionale delle comunità cristiane di base
Da sabato 6 a domenica 8 dicembre Franco Barbero, Fiorentina Charrier, Oscar Carmignoli e Francesco Giusti parteciperanno all'incontro nazionale delle cdb a Roma.
Come già ricordato nel notiziario di novembre la nostra comunità di via Città di Gap si è impegnata a condurre uno dei 4 laboratori previsti per il mattino di sabato. Abbiamo preparato due schede per stimolare il confronto e il dibattito.
Nella prima si affronta il tema generale del convegno ("Ecco vi mando come agnelli in mezzo ai lupi (Lc 10,3). Povertà evangelica in una società violenta"). Nella seconda si affronta il tema specifico del nostro laboratorio ("povertà emotive e fede cristiana").
Riportiamo le due schede qui di seguito.

Prima scheda: alcune riflessioni sul tema del convegno
Siamo nel mondo dei lupi capitalistici. Il Vangelo non ci permette di tirarci indietro o di chiudere gli occhi.
La situazione di oggi, che vede crescere la folla di esclusi e di escluse, è l'opposto del progetto del Dio della vita e della giustizia. Non possiamo rassegnarci a questa condizione di disuguaglianza e, come discepoli dei profeti e di Gesù, non abbiamo altra scelta che opporci con tutte le forze alle culture, alle strutture e alle pratiche che creano o legittimano le discriminazioni.
Viviamo ore drammatiche: multinazionali che traslocano, licenziamenti, precariato, disoccupazione crescente, abrogazione di diritti a tutela dei più deboli.... No, la pagina storica che stiamo vivendo non va nella direzione del "convito", ma prepara la distruzione di ogni dimensione conviviale del creato e dell'umanità.
Il quadro ci fa pensare alla parabola del ricco Epulone e del povero Lazzaro. Il convito non esiste se ogni giorno c'è "il ricco che se la spassa con splendidi banchetti" (Luca 16,19) riservando ai tanti Lazzaro le briciole.
Ma non è solo più la presenza dei ricchi spietati a determinare l'ingiustizia; è il sistema chiamato "libero mercato" che è un progetto per creare esclusione. La sua struttura profonda è biforcuta: consolidare privilegi e generare disuguaglianza.
Le leggi che governano il mercato diventano progressivamente più rigide e sono finalizzate al mantenimento dello status quo, cioè la discriminazione.
Tale sistema, strutturalmente iniquo, è riuscito a convincere la maggioranza degli esclusi che questa situazione è naturale, sostanzialmente immodificabile ed irreversibile.
Al più, recita la propaganda diffusa attraverso tutti i canali, si possono effettuare dei ritocchi, delle correzioni. Non resterebbe che "adattarsi", cioè rassegnarsi, mettendo sul conto la perdita o la cancellazione dell'orizzonte della fraternità e della sororità, relegando "l'utopia delle beatitudini" nell'armadio delle illusioni e delle ingenuità.
Purtroppo un po' tutte le tradizioni religiose si sono talvolta prestate a legittimare questa visione del mondo e la nostra chiesa sta tentando a fatica e troppo lentamente di uscire da questa complicità. C'è di peggio: il perverso dio mercato cerca di utilizzare i simboli religiosi a proprio vantaggio e a copertura dei suoi sporchi affari.

Seconda scheda: alcune domande per il laboratorio
Mentre dilaga la povertà, anzi la miseria crescono la spersonalizzazione e i molti volti dell'impoverimento emotivo, culturale e relazionale. In questo contesto emergono e prosperano il culto degli oggetti, le personalità autoreferenziali, la priorità delle cose sulle relazioni, il presentismo, i miti della razza e della libertà senza limiti, la caduta delle grandi narrazioni, il vuoto di senso e la prevalenza dell'immagine..... Tutti elementi che rischiano di privarci dell'orizzonte dell'utopia.
- Come leggere  i segni di speranza in questo contesto ?
- Come vivere questo mondo in veloce trasformazione alla luce della nostra fede?
- Come e dove cercare, trovare e costruire spazi di una vita quotidiana ricca di senso?
- Come non lasciarci sedurre da persone e realtà che rivestono di parole nuove la vecchia realtà antidemocratica dell'oppressione?
- Che cosa ruba oggi a molte persone la fiducia, la speranza e la perseveranza?
- Come in questo paesaggio deprimente gustare le gioie intense  e quotidiane della nostra vita, dei nostri amori e dei nostri tentativi di collaborare alla costruzione di un mondo altro?
- Come testimoniare la speranza del regno e la fiducia nel Dio fedele?
- Quale senso e quale valenza ha la nostra appartenenza alla chiesa di cui ci sentiamo parte nel nostro impegno per una chiesa altra?
- Quale incidenza ha nella nostra vita la lettura delle Scritture e la "consegna" di Gesù di andare come agnelli in mezzo ai lupi?
- Quali sono le virtù desuete da riprendere e quelle inedite da vivere nel nostro quotidiano di donne e di uomini?
- Come coniugare oggi l'invito di Gesù: " Siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe"?

Comunità cristiana di base di Via città di Gap,13 - Pinerolo
30 novembre 2014
   SPUNTI PER MEDITARE E RIFLETTERE

Per favorire la ricerca sul Gesù storico
Nel corso biblico che svolgo a Torino ho dato grande rilievo al lavoro ermeneutico ed esegetico che da secoli si svolge attorno al Vangelo di Giovanni.
E' importante collocare le espressioni controverse in un contesto interpretativo corretto.
L'espressione del Vangelo di Giovanni al capitolo 10,30 suona così: "Io e il Padre siamo una cosa sola". Spesso si è letto questo versetto come la identificazione di Gesù con il Padre, sul piano ontologico. Così si è costruito il castello dogmatico di Gesù ontologicamente divino, cioè Dio sul piano dell'essere. Il senso, come l'esegesi più seria e rigorosa documenta, è funzionale. Si tratta, come il contesto evidenzia, di illustrare l'intimità profonda di Gesù con il Padre, il suo aderire pienamente alla volontà di Dio. Gesù cercò in tutta la sua esistenza umana di realizzare la volontà di Dio e l'evangelista registra il fatto che in lui si poté constatare la perfetta unità di intenti con Dio. Gesù non è quindi sostanzialmente Dio, ma realizza la volontà di Dio, per noi cristiani, in modo unico ed esemplare. Roger Haight nel suo "Gesù simbolo di Dio"(Campo dei fiori Ed.), riprende costantemente il teocentrismo di Gesù e il fatto che la metafora "figlio di Dio" esprima la missione particolare che Dio ha affidato a Gesù.
Tutto questo vale per noi cristiani. Chi leggesse le affermazioni di Giovanni in modo esclusivista, farebbe di Gesù l'unico mediatore con Dio. Quando leggiamo i vangelo di Giovanni non possiamo mai dimenticare che Gesù è la nostra via, ma esistono altre vie che conducono a Dio con la stessa dignità.
Riporto qui di seguito alcuni brani particolarmente significativi tratti da studi recenti.
" Un errore serio e grave che i cristiani commettono è quello di mettere Gesù al posto di Dio. Ciò avviene a scandalo di islamici ed ebrei e a confusione dei cristiani.... Il Vangelo di Giovanni non commette un errore di questo genere. Il suo Gesù è un sacramento di Dio...ma uno non è l'altro sotto tutti gli aspetti" (da G. Sloyan, Giovanni, pag 141).
"Nel fare del regno di Dio il centro della sua predicazione, Gesù era teocentrico. Gesù non predicò mai se stesso: la sua persona e la sua opera  non sono affatto il centro della sua predicazione. Gesù parlava piuttosto di Dio , che chiamava "Padre". Dio, la volontà di Dio, i valori di Dio, le priorità di Dio dominano tutto ciò che è stato ricordato di quello che Gesù disse e fece.
Quando il Nuovo Testamento parla dell'obbedienza di Gesù, o della sua missione che gli viene dal Padre, riflette la centralità del regno di Dio nella vita di Gesù come sua causa/missione.
Il ritratto di Gesù è sempre quello di un individuo  completamente e fedelmente impegnato a rendere  concreta e attuale nella storia la volontà di Dio e i valori di Dio.
Il fatto  che il regno di Dio fosse  così centrale  nella vita e nell'insegnamento di Gesù lo rende normativo per  il teologo cristiano. Le cristologie che non lo considerano sono inadeguate..." (da
Roger Haight, Gesù simbolo di Dio, Campo dei fiori Ed. pag 120)

Franco Barbero
Alcune perle di sapienza
" Rabbi Mendel di Kozk diceva: E' scritto: "queste parole che oggi ti do come comandamento ti staranno sul cuore" (Deut,6,6). non è detto: "nel tuo cuore". Perché il cuore è talora chiuso, ma le parole stanno su di esso e quando in un certo momento si apre, esse cadono nel suo fondo.
La Parola andrà conservata con cura, anche quando non la capiamo, quando non ci sentiamo penetrati da essa. Al momento giusto la conosceremo ed essa diverrà feconda nella nostra vita.
Così si conosce nella Bibbia. Con passione e delicatezza. Gustando quanto è buono il Signore e come è desiderabile la nostra esistenza, se vissuta in intimità con Lui (Sal.34).
(da L. Maggi- A. Reginato, "Dire , fare, baciare. Il lettore e la Bibbia", ed. Claudiana, p.87)

" Nessuna parola più mi arriva dalla loro bocca, né la mite dolcezza del loro affetto riempie più il mio amore. Oh sì, come sono muti i morti; sì, come sono morti, i miei morti! Che vogliono, forse che io li dimentichi, come uno che incontrai per caso in un viaggio, e feci con lui due chiacchiere inutili! Se a chi si spegne nel Tuo amore la vita non è tolta, ma mutata nell'eterna pienezza della vita, perché è per me come se essi non fossero più?".
 (da Karl Rahner, "Tu sei il silenzio", ed. Queriniana 1969, pag. 57)
Anche per un grande teologo e credente la scomparsa dalla vista e dalla presenza fisica dei propri cari costituisce un doloroso problema che solo con la fede si può lenire.

"Io sono"
"Mentre è vero che l'uso giovanneo della formulazione seguita da un predicato corrisponde a quegli esempi nelle Scritture ebraiche dove il Signore è chiamato salvatore ( Is. 43,11), custode (Is. 27,3) e guaritore d'Israele ( Es.15, 26), perché l'evangelista fa compiere a Gesù la medesima opera salvifica di Dio, sarebbe un errore vedere nella formula "Io sono", usata in senso assoluto (Giov. 8, 24.28.58), l'affermazione di un'identificazione con Dio.
Ovviamente, gli ascoltatori di Gesù potrebbero aver capito  l'espressione in quel modo e il vangelo registra che, effettivamente, lo hanno fatto (cfr.8,50;10,31-33).Ma Giovanni è talmente chiaro nell'insistere che Gesù è il rivelatore di Dio dell'età finale, che egli è uno che viene da lassù e può parlare di Dio soltanto come egli fa(cfr. 3,11;8,26;12,49), che sarebbe sbagliato vedere un abbandono di quello schema dell'uso assoluto di "Io sono". In questo caso, come del resto altrove, il Figlio non fa che affermare una sua intimità assoluta con il Padre. Egli ha unicamente il mandato di consegnare un messaggio da parte di Colui che lo ha mandato. Egli dà un accesso unico a Dio essendo stato scelto come unico tramite di salvezza per chiunque ascolti la sua voce".
Franco Barbero
Il capitalismo zen
Su "Salon"  la Van Valkenburgh, che è una giovane ricercatrice di sociologia alla University of California-Santa Barbara, denuncia l'emergere di una nuova «meritocrazia spirituale» dentro le grandi aziende americane. La sua tesi è questa: investendo in «valori spirituali», e usando come percorso iniziatico lo yoga, il buddismo, la Mindfulness, si fanno accettare ai propri dipendenti (e in senso lato alla società nel suo insieme) dei sistemi ingiusti, pieni di privilegi arbitrari, segnati da barriere sociali, razziali o sessiste. Di certo costa meno offrire corsi di yoga a tutti, che rivedere una struttura retributiva dove il chief executive guadagna 400 volte lo stipendio del suo dipendente medio, e l'ultimo dei fattorini arriva a stento al salario minimo di sopravvivenza.
Il filosofo Slavoj Zizek aveva già tuonato contro la nuova moda del capitalismo buddista, rispolverando la celebre definizione che Karl Marx diede delle religioni come "oppio dei popoli". Quelle orientali non sono al riparo dai sospetti. Le grandi rivoluzioni comuniste in Cina e in Vietnam all'origine presero di mira il buddismo come una religione oppressiva, perché poteva essere usato per imporre la rassegnazione, la passività delle masse. L'induismo del karma, è la stessa religione che per millenni ha codificato le caste: ciascuno deve rimanere al posto che gli è assegnato dalla nascita.
In America il capitalismo zen trova un terreno fertile. Dai tempi di Dale Carnegie, celeberrimo autore del manuale su Come conquistarsi amici e influenzare la gente, gli americani sono stati per un secolo degli avidi consumatori di insegnamenti sul "self-improvement", il miglioramento di sé. L'ideale dell'American Dream si basa sulla convinzione che questa è la società di tutte le opportunità: qui chiunque può partire dal basso, e costruirsi il successo contando solo sulle proprie forze, il talento, la tenacia e il lavoro. Portata alle estreme conseguenze la cultura americana del self-improvement combacia con l'iperindividualismo la concorrenza spietata. Espelle dall'orizzonte ogni conflitto sociale. Ognuno migliora il proprio destino investendo in sé stesso, non coalizzandosi con propri compagni di lavoro per conquistare più diritti collettivi.
Il capitalismo zen è la versione aggiornata di quella cultura. Il saluto yoga al sole, se praticato ignorando la società che abbiamo attorno può trasformare in docili esecutori degli ordini che arrivano dall'alto? La scommessa di chi investe in questi corsi «per creare un buon clima in azienda,  un'etica condivisa un ambiente di lavoro sereno e costruttivo», è abbastanza trasparente.
MEDITAZIONE: Fin dal 2007 i lavoratori di Google possono iscriversi al programma "Search Inside Yourself", guarda dentro te stesso, che consiste in corsi di meditazione e yoga.
ALL' ARIA APERTA: Compagnie come Mtv, Ibm e At&t offrono agli impiegati attività all'aperto come tornei di croquet ed escursioni.
PALESTRE  IN UFFICIO: Pepsi Cola, ma anche Hbo e Forbes hanno palestre agli interni dei loro uffici dove offrono corsi di Pilates, Yoga e anche il ben più attivo Spinning.
SEMINARI: Facebook, Twitter e Linkedin organizzano ciclicamente seminari su come mantenersi calmi e trovare la serenità.
Federico Rampini (da "La Repubblica" del 28 ottobre)
 Resta con noi
Signore, Dio di questa umanità e di tutto il mondo, vogliamo riconoscere la Tua presenza amorosa e la Tua opera anche quando esse non sono evidenti ai nostri occhi. Tu sei sovente il Dio che si nasconde e sembra assente. Resta con noi, o Dio di Gesù, nei nostri giorni feriali quando vince la monotonia e prevale la stanchezza; quando la luce dell'evangelo non illumina più la strada, quando il fascino delle cose ci prende e ci domina. Signore, Tu sai che siamo gente che fugge lontano da Te. Siamo stirpe di Giona e resistiamo ai Tuoi molti inviti. Anziché dissetarci a Te, sorgente d'acqua viva e fresca, preferiamo attingere da ruscelli limacciosi e cisterne screpolate. Resta con noi, o Dio, nelle varie stagioni della vita: quando nuove esperienze ci inebriano e ci appassionano, quando sentiamo la vita pulsare e aprirsi davanti a noi, e quando stiamo imboccando il lungo viale del ritorno a Te. Resta con noi, o Dio, quando seminiamo e non vediamo frutti, quando la fatica e l'incertezza ci spengono il sorriso, quando il nostro cuore si chiude anziché aprirsi, quando il fluire dei giorni sembra rubarci la voglia di vivere. Signore, possano le donne e gli uomini riconoscerTi come Dio e vivere al Tuo cospetto le gioie, gli affanni e le speranze. Non cerchino in Te il risolutore magico dei loro problemi, ma la forza per affrontarli e per compiere la Tua volontà.
(da Franco Barbero, "La stirpe di Giona")

DALLA NOSTRA COMUNITA'

Questa comunità

Stiamo assaporando la gioia di un impegnativa esperienza comunitaria in cui ognuno/a possa  camminare con le sue gambe, i suoi tempi e la sua libertà.
Ci è regalata una vera sorpresa: parecchie persone, dai cammini più diversi, stanno avvicinandosi alla nostra esperienza comunitaria.
Nella settimanale lettura delle Scritture le nostre "storie" personali si confrontano e si arricchiscono in uno scambio sereno.
La stagione storica che stiamo vivendo ci interpella: il trionfo dei lupi rapaci crea povertà, disuguaglianze , violenza, disgregazione. Non possiamo fare altro che vivere quotidianamente il sentiero delle beatitudini in aperto contrasto con il sistema dei valori dominanti.
La nostra fede, radicata nella fiducia in Dio, può diventare fonte di coraggio, di perseveranza e di creatività.

Il nostro notiziario
Diversi lettori ricevono ormai via e-mail questo nostro notiziario. Abbiamo così potuto ridurre il numero di copie cartacee stampate. I precedenti numeri sono stati esauriti. Chi desidera riceverlo in versione elettronica ci risparmia una spesa piuttosto consistente. Contattare Francesco (giupaz@tin.it; 320-0842573)

 
 CONTATTI
  In attesa del nuovo sito: le notizie riguardanti la comunità possono essere trovate nel blog http://donfrancobarbero.blogspot.it/