venerdì 12 dicembre 2014

LE DUE CINE

PECHINO. Per il matrimonio della figlia, il segretario del partito comunista di Tangshan, nello Hebei, non ha badato a spese. La sposa è stata condotta in un hotel di lusso da un corteo non esattamente di basso profilo. Era composto da trenta Rolls Royce Phantom, sei Ferrari e sei Bentley, oltre che scortato da otto motociclisti in sella ad altrettante Harley Davidson. Cerimonia da oltre un milione di dollari. Bay Yanchun, proprietario di miniere di carbone, imprese edili e agenzie import-export, ha riservato quattro piani per i 400 invitati, tra cui star di cinema e tivù. Pranzo abbondante: valore delle portate, circa 1500 euro a coperto. A sfidare il divieto di «stili di vita stravaganti», emesso dal presidente Xi Jinping, non è un nuovo milionario qualunque. Bay Yanchun vive in una reggia da 2200 metri quadri nel mezzo di uno zoo privato e vanta una delle collezioni d'arte più ricche dell'Asia. Le immagini del «matrimonio del secolo della piccola imperatrice» hanno indignato il web cinese. Alti funzionari del partito prevedono che il magnate sarà la prossima vittima della campagna «contro eccessi e corruzione» scatenata da Xi Jinping.
Nelle stesse ore il China Daily ha infatti raccontato una delle tante storie dell'altra Cina, quella ancora sulla soglia della fame. Liu Lingchao ha 39 anni ed è un migrante della contea di Rongan, nel Guangxi. Come oltre 300 milioni di cinesi, per sopravvivere si sposta seguendo le offerte di lavoro. Da sei anni vive in un guscio che si porta sulle spalle, costruito con rami e stracci. Ha scelto di dormire e mangiare in una conchiglia mobile, come una tartaruga o un mollusco, per risparmiare pochi yuan da inviare alla famiglia.
La volgarità del matrimonio di Tangshan e la dignità della casa-conchiglia del migrante del Guangxi in queste ore scuotono la Cina: pochi ricchi e molti poveri, un abisso rispetto agli ideali di uguaglianza della rivoluzione di Mao Zedong. (gp. v.)

(Repubblica 2 dicembre)