mercoledì 1 luglio 2015

Comunità cristiana di base di via Città di Gap, Pinerolo

NOTIZIARIO DELLA CASA DELL'ASCOLTO E DELLA PREGHIERA

N°15 luglio e agosto '15




In evidenza:

     APPUNTAMENTI DI COMUNITA'

- 5 e 19/7 - 2 e 23/8: eucarestie

- 31/8: assemblea di programmazione

- 7/9: ripresa gr.biblici (vangelo di Luca)

    NOTIZIE DA GRUPPI E COLLEGAMENTI

- 3/7: incontro del gr. "Primavera" di Rivalta "Dove va la chiesa di papa Francesco?"

- 5/7: gita della "Scala di Giacobbe"

- 8/9: Comitato contro l'omo-transfobia

     LETTURE PER L'ESTATE

- G. Franzoni, papa Francesco, A. Gounelle, M. C. Athans, D. Bonhoeffer, Libri vari

     SPUNTI PER MEDITARE E RIFLETTERE

- Quando c'è profumo di vangelo

    DALLA NOSTRA COMUNITA'

- Questionario sui temi del sinodo

- Questa comunità

APPUNTAMENTI DI COMUNITA' (via Città di Gap 13 -II piano)

     DOMENICA 5 LUGLIO alle ore 10 - Eucarestia: preparano Simone Allasia e Franco Barbero per il gruppo del lunedì sera. Su proposta di Simone, verrà ricordata la mamma che morì 20 anni fa. La predicazione si svolgerà sul  Vangelo di Marco 6, 1-6. Saremo lieti di incontrare alcuni famigliari di Simone.

     LUNEDI' 6 LUGLIO alle ore 21: Franco Barbero introduce una riflessione sull'enciclica di papa Francesco "Laudato sì". Ricordiamo che questi incontri comunitari sono aperti a chiunque voglia partecipare.

     DOMENICA 19 LUGLIO alle ore 10 - Eucarestia: prepara gr. lunedì pomeriggio.

     LUNEDI' 20 LUGLIO alle ore 20,45 - Incontro con la parrocchia di San Lazzaro: vedremo e commenteremo insieme il film "L'onda" a Pinerolo, presso il salone della parrocchia di San Lazzaro. Si tratta del primo di una serie di incontri bimestrali.

     DOMENICA 2 AGOSTO alle ore 10 - Eucarestia: prepara il gruppo del lunedì sera.

     SABATO 8 AGOSTO alle ore 17: Franco Barbero introduce una riflessione su "Diventare cristiani nel pluralismo religioso". Chi arriva è sempre benvenuto/a.

     DOMENICA 23 AGOSTO alle ore 10 - Eucarestia: prepara gr. lunedì pomeriggio.

     LUNEDI' 31 AGOSTO ore 21 - Assemblea mensile di programmazione

     DOMENICA 6 SETTEMBRE alle ore 10 - Eucarestia: prepara il gruppo del lunedì sera.

     LUNEDI' 7 SETTEMBRE alle ore 16 e alle ore 21 - Gruppi biblici: le attività riprenderanno con l'introduzione di Franco Barbero alla lettura del vangelo di Luca, che ci occuperà per circa sei mesi. Ecco due strumenti semplici e stimolanti: José Antonio Pagola, "Luca", ed. Borla; Fred B. Craddock, "Luca", ed. Claudiana.

 

ALCUNI APPUNTAMENTI con Franco Barbero

    VENERDI' 3 LUGLIO alle ore 16,30 – a Rivalta: incontro mensile degli adulti del gruppo "Primavera" su "Dove va la chiesa di papa Francesco?" (vedi articolo più avanti).

    DOMENICA 5 LUGLIO alle ore 12,30 – a Osasco: si sposano Pasquale e Simone.

    MARTEDI' 7 LUGLIO alle ore 21 – a Pinerolo: incontro di preparazione per un matrimonio ebraico - cristiano.

    DOMENICA 26 LUGLIO e 31 AGOSTO dalle ore 10,30 alle 16 – Incontri mensili della comunità nascente a Torino (via Principe Tommaso, 4): accoglienza a partire dalle ore 10 ed eucarestia dalle ore 10,30. Dopo il pranzo autogestito, svolgeremo una breve ricerca comunitaria.

    DOMENICA 26 LUGLIO alle ore 17,30 – Tavola rotonda a Torre Pellice su "società e diritti civili": nel contesto della festa di SEL (Sinistra Ecologia e Libertà) a Torre Pellice, Giardini di Piazza Muston, Franco Barbero, l'assessore regionale alle pari opportunità Monica Cerruti e il pastore valdese Luca Negro si confronteranno su "«Uomo» o «donna» o «quello che mi sento». L'indicazione di genere come paradigma di un nuovo modo di intendere i diritti civili".

    NB: le date di luglio e agosto degli altri incontri saranno concordate in questi giorni e verranno comunicate appena possibile sul blog di Franco Barbero: http://donfrancobarbero.blogspot.it/

 

NOTIZIE DA GRUPPI E COLLEGAMENTI

F.A.T.: una decisione necessaria e sofferta
Dopo tantissimi anni a giugno ho deciso di lasciare l'impegno di volontario - coordinatore del F.A.T. (Familiari e Amici dei Tossicodipendenti). E' stata una decisione per me dolorosa, impostami dall'età e dalla salute. Sono cresciuti sia alcuni impegni comunitari sia il lavoro quotidiano di ascolto di persone e gruppi con i quali sono in relazione. So che rimarrò legato a questa associazione, a tutte le persone con cui ho fatto strada. So soprattutto che tutto continua con gioia, creatività e competenza.

don Franco

La Scala di Giacobbe (gruppo gay lesbico bisex transgender di Pinerolo)

Domenica 5 luglio gita in alta Val Lemina. Cammineremo tra i faggi del "Bosco dell'Impero", la foresta che si estende ai piedi della Rocca Sbarua, ripercorrendo gli antichi sentieri di carbonai e cacciatori. Ritrovo alle ore 9 in piazza Vittorio Veneto a Pinerolo. E' necessario portarsi il pranzo al sacco.

Sabato 19 e domenica 20 settembre ritiro di fine estate a Chiusa di Pesio (CN), presso l'associazione Rio dell'Oy. Il programma dell'incontro sarà diffuso prossimamente.

Per ulteriori informazioni scrivere a lascaladigiacobbe@gmail.com

 

Comitato pinerolese contro l'omo-transfobia

Giovedì 4 giugno alcuni componenti della Scala di Giacobbe, della Comunità cristiana di Via Città di Gap e della Chiesa valdese si sono trovati presso il Tempio valdese di Pinerolo per proseguire la riflessione e la progettazione delle attività del Comitato pinerolese contro l'omofobia e la transfobia.

Proseguendo nello stile e nell'impegno dello scorso anno, sono già state messe in cantiere alcune ipotesi di future iniziative.

Si stanno avvicinando all'impegno nel Comitato alcune persone nuove provenienti da esperienze diverse.

Come è noto, gli incontri del Comitato sono aperti a chiunque sia interessato/a.

Il prossimo incontro organizzativo del Comitato si svolgerà martedì 8 settembre alle ore 21 presso il Tempio Valdese a Pinerolo

Matrimonio tra credenti

Gli ultimi due incontri di preparazione al matrimonio tra credenti si svolgeranno martedì 7 luglio alle ore 21 e venerdì 31 luglio alle ore 18, nella nostra sede comunitaria a Pinerolo in via Città di Gap, 13. 

Gruppo "Primavera" di Rivalta

La cena e l'ultimo incontro a gruppi unificati prima della pausa estiva si terrà venerdì 3 luglio dalle ore 19, in via Roma 9, presso la cascina "Filo d'erba". Alle 19 cena di saluto insieme alle persone della Comunità Famiglie. A seguire, dalle ore 20,30, incontro, introdotto da Franco Barbero, sul tema "Dove va la chiesa di papa Francesco?". Sarà anche l'occasione per programmare le attività del prossimo anno.

L'incontro previsto per questa data sull'ultimo libro di Hans Kung, "Muorire felici? Lasciare la vita senza paura" (ed. Rizzoli), annunciato nel precedente notiziario, è stato spostato a ottobre.

Comunità di base piemontesi

Il collegamento regionale si riunisce giovedì 2 luglio alle ore 18, presso la sede dell'associazione "Opportunanda" in via San'Anselmo, 21 a Torino, per definire meglio i dettagli dell'incontro regionale di sabato 24 ottobre. E' auspicabile che partecipi almeno una persona per ogni comunità in modo che le proposte siano il più possibile condivise.

Al coordinamento del 9 giugno hanno partecipato in tutto nove persone, in rappresentanza del gruppo biblico di Torino (Carlo Bianchin), della cdb "Viottoli" di Pinerolo (Carla Galetto e Memo Sales), della cdb di Torino (Giovanni Baratta, Gabriella Bianciardi, e Carlo Saccani), della cdb di Piossasco (Gustavo Beux e Cesare Melillo) e della cdb di via Città di Gap di Pinerolo (Francesco Giusti).

Abbiamo deciso di verificare la disponibilità di Giovanni Franzoni, Enrico Peyretti e Antonietta Potente ad intervenire con brevi relazioni sul tema "La chiesa di papa Francesco: luci e ombre, dubbi e speranze".

L'dea è quella di cercare di invitare a partecipare all'incontro anche le molte realtà di area conciliare piemontesi che non appartengono al movimento delle comunità di base, per stimolare quel processo di confronto e condivisione che è già molto presente in alcune nostre comunità, sul solco tracciato dagli incontri nazionali del "cartello" di associazioni e riviste  "Chiesa di tutti chiesa dei poveri" (vedi notiziario di giugno).

Sul prossimo notiziario vi comunicheremo i dettagli dell'incontro.

 

Francesco Giusti

"Noi siamo Chiesa": assemblea nazionale a Brescia

Domenica 14 giugno ho partecipato alla XVII assemblea nazionale del movimento "Noi siamo chiesa", presso il Centro Parrocchiale di S. Maria in Silva in via Sardegna, 24 a Brescia.

Come comunità partecipiamo con interesse da diverso tempo sia agli incontri che al collegamento nazionale di questo movimento che si avvicina ai suoi primi 20 anni di vita (li compirà nel gennaio 2016).

Dopo una preghiera iniziale, ogni partecipante si è brevemente presentato specificando luogo e gruppo di provenienza.

A seguire Cristina Simonelli, presidente delle teologhe italiane, è intervenuta sul tema "Senza contare le donne e i bambini? Un'agenda per il Sinodo". La relazione ha stimolato un interessante dibattito sulla situazione nella Chiesa e della Chiesa con particolare riferimento al Sinodo di ottobre e all'assemblea della Chiesa italiana di Firenze di novembre.

I "lavori" del mattino si sono conclusi con una celebrazione eucaristica presieduta dal parroco don Fabio Corazzina e preparata dal gruppo bresciano di "Noi siamo Chiesa".

Dopo il pranzo comunitario il coordinatore nazionale Vittorio Bellavite ha relazionato su "Un anno di Noi Siamo Chiesa", svolgendo una breve ma esauriente panoramica sulle iniziative svolte quest'anno e elencando una serie di proposte in cantiere da settembre in poi.

A seguire breve resoconto con relativa discussione sui rapporti internazionali di "Noi Siamo Chiesa" e l'iniziativa "Council 50 years", a cura di Basilio Buffoni e Mauro Castagnaro, che hanno partecipato in rappresentanza della "sezione" italiana agli incontri del coordinamento del movimento internazionale "We Are The Church".

L'incontro si è concluso con una discussione sulle situazioni locali di "Noi Siamo Chiesa", sul tema della comunicazione (sito, pagina facebook, materiali divulgativi, nostri libri, ecc.) e sul bilancio economico (dopo il resoconto a cura di Giovanni Ambrosoni). Ci siamo salutati con una breve preghiera di chiusura.

 

Francesco Giusti

 

LETTURE PER L'ESTATE (a cura di Franco Barbero)

Alcuni consigli bibliografici per la "lunga" estate:

1) Giovanni Franzoni, "Autobiografia di un cattolico marginale", ed. Rubbettino, pagg. 272, €16.

2) Enciclica di papa Francesco "Laudato sì", ed. San Paolo, pagg. 240, € 2,50.

3) André Gounelle, "Parlare di Dio", ed. Claudiana, pagg. 196, € 16,50.

4) André Gounelle, "Parlare di Cristo, ed. Claudiana, pagg. 168, € 16,50.

5) Mary Christine Athans, "Alla ricerca di Maria, donna ebrea", ed. Queriniana, Brescia, 2015, pp. 280, € 23.

6) Dietrich Bonhoeffer, "La fragilità del male", ed. Piemme, 2015, pagg. 176, € 17,50. Si tratta di un testo appena uscito che raccoglie alcuni scritti inediti di Bonhoeffer.

 

 

SPUNTI PER MEDITARE E RIFLETTERE

Solidarietà al popolo greco

Greche e greci,
da sei mesi il governo greco conduce una battaglia in condizioni di asfissia economica mai vista, con l'obiettivo di applicare il vostro mandato del 25 gennaio a trattare con i partner europei, per porre fine all'austerity e far tornare il nostro paese al benessere e alla giustizia sociale. Per un accordo che possa essere durevole, e rispetti sia la democrazia che le comuni regole europee e che ci conduca a una definitiva uscita dalla crisi.
In tutto questo periodo di trattative ci è stato chiesto di applicare gli accordi di memorandum presi dai governi precedenti, malgrado il fatto che questi stessi siano stati condannati in modo categorico dal popolo greco alle ultime elezioni. Ma neanche per un momento abbiamo pensato di soccombere, di tradire la vostra fiducia.
Dopo cinque mesi di trattative molto dure, i nostri partner, sfortunatamente, nell'eurogruppo dell'altro ieri (giovedì n.d.t.) hanno consegnato una proposta di ultimatum indirizzata alla Repubblica e al popolo greco. Un ultimatum che è contrario, non rispetta i principi costitutivi e i valori dell'Europa, i valori della nostra comune casa europea. È stato chiesto al governo greco di accettare una proposta che carica nuovi e insopportabili pesi sul popolo greco e minaccia la ripresa della società e dell'economia, non solo mantenendo l'insicurezza generale, ma anche aumentando in modo smisurato le diseguaglianze sociali.
La proposta delle istituzioni comprende misure che prevedono una ulteriore deregolamentazione del mercato del lavoro, tagli alle pensioni, nuove diminuzioni dei salari del settore pubblico e anche l'aumento dell'IVA per i generi alimentari, per il settore della ristorazione e del turismo, e nello stesso tempo propone l'abolizione degli alleggerimenti fiscali per le isole della Grecia.
Queste misure violano in modo diretto le conquiste comuni europee e i diritti fondamentali al lavoro, all'eguaglianza e alla dignità; e sono la prova che l'obiettivo di qualcuno dei nostri partner delle istituzioni non era un accordo durevole e fruttuoso per tutte le parti ma l'umiliazione di tutto il popolo greco.
Queste proposte mettono in evidenza l'attaccamento del Fondo Monetario Internazionale a una politica di austerity dura e vessatoria, e rendono più che mai attuale il bisogno che le leadership europee siano all'altezza della situazione e prendano delle iniziative che pongano finalmente fine alla crisi greca del debito pubblico, una crisi che tocca anche altri paesi europei minacciando lo stesso futuro dell'unità europea.
Greche e greci,
in questo momento pesa su di noi una responsabilità storica davanti alle lotte e ai sacrifici del popolo greco per garantire la Democrazia e la sovranità nazionale, una responsabilità davanti al futuro del nostro paese. E questa responsabilità ci obbliga a rispondere all'ultimatum secondo la volontà sovrana del popolo greco.
Poche ore fa (venerdì sera n.d.t.) si è tenuto il Consiglio dei Ministri al quale avevo proposto un referendum perché sia il popolo greco sovrano a decidere. La mia proposta è stata accettata all'unanimità.
Domani (oggi n.d.t.) si terrà l'assemblea plenaria del parlamento per deliberare sulla proposta del Consiglio dei Ministri riguardo la realizzazione di un referendum domenica 5 luglio che abbia come oggetto l'accettazione o il rifiuto della proposta delle istituzioni.
Ho già reso nota questa nostra decisione al presidente francese, alla cancelliera tedesca e al presidente della Banca Europea, e domani con una mia lettera chiederò ai leader dell'Unione Europea e delle istituzioni un prolungamento di pochi giorni del programma (di aiuti n.d.t.) per permettere al popolo greco di decidere libero da costrizioni e ricatti come è previsto dalla Costituzione del nostro paese e dalla tradizione democratica dell'Europa.
Greche e greci, a questo ultimatum ricattatorio che ci propone di accettare una severa e umiliante austerity senza fine e senza prospettiva di ripresa sociale ed economica, vi chiedo di rispondere in modo sovrano e con fierezza, come insegna la storia dei greci. All'autoritarismo e al dispotismo dell'austerity persecutoria rispondiamo con democrazia, sangue freddo e determinazione.
La Grecia è il paese che ha fatto nascere la democrazia, e perciò deve dare una risposta vibrante di Democrazia alla comunità europea e internazionale.
E prendo io personalmente l'impegno di rispettare il risultato di questa vostra scelta democratica qualsiasi esso sia.
E sono del tutto sicuro che la vostra scelta farà onore alla storia della nostra patria e manderà un messaggio di dignità in tutto il mondo.
In questi momenti critici dobbiamo tutti ricordare che l'Europa è la casa comune dei suoi popoli. Che in Europa non ci sono padroni e ospiti. La Grecia è e rimarrà una parte imprescindibile dell'Europa, e l'Europa è parte imprescindibile della Grecia. Tuttavia un'Europa senza democrazia sarà un'Europa senza identità e senza bussola.
Vi chiamo tutti e tutte con spirito di concordia nazionale, unità e sangue freddo a prendere le decisioni di cui siamo degni. Per noi, per le generazioni che seguiranno, per la storia dei greci.
Per la sovranità e la dignità del nostro popolo.

(Lettera al popolo greco di Alexis Tsipras)

Il bisogno di un linguaggio nuovo

"Se Gesù di Nazareth vivesse ai nostri tempi e noi, figli della modernità, c'incontrassimo con lui, useremmo un linguaggio del tutto diverso per esprimere la stessa esperienza di profonda sacralità che i suoi discepoli hanno vissuto nell'incontro con lui.

Non useremmo mai immagini quali "re", "gran sacerdote", "agnello di Dio", "verbo", "seduto alla destra di Dio", né definizioni dogmatiche del suo rapporto con Dio come seconda persona della Santissima Trinità.

Ciò non invalida le antiche formulazioni; significa piuttosto che non sono più vincolanti per l'uomo moderno perché non trasmettono più alcuna intuizione rivelatrice"

 

(da Roger Lenaers, "Il sogno di Nabucodonosor", ed. Massari, pag. 45)

 

I migranti di Ventimiglia

I migranti di Ventimiglia sono frutto del vostro colonialismo, delle vostre guerre e delle vostre crisi. Hanno creato un luogo dove lo spazio non esiste. Sanno che non si può dire di no al migrare come non si può impedire il volo delle rondini.

Perché

In uno dei suoi bellissimi libri ("Quando il cielo tocca la terra. Prediche sulle parabole di Gesù", ed. Queriniana, 1999), il teologo Eugen Drewermann si domanda il perché dello sconfinato spirito di accoglienza di Gesù di Nazareth verso tutte le persone bisognose di aiuto. Semplicemente perché Gesù aveva una piena consapevolezza della sua fragilità e della sua condizione di peccatore.
"Lo so che siamo fuori dalla dogmatica cristiana, secondo la quale Gesù era senza peccato. Ma quando, nel decimo capitolo del Vangelo di Marco, il giovane ricco viene da Gesù e lo chiama "maestro buono", Gesù lo ferma subito dicendogli: "Perché mi chiami buono! Nessuno è buono se non Dio solo" (pag. 272).
Il che significa chiaramente che Gesù era ben consapevole di essere una persona con tutte le fragilità connesse alla creaturalità.
È questa consapevolezza che lo ha condotto a farsi battezzare nelle acque del Giordano, a vivere ogni giorno in "stato di conversione" e lo ha reso sempre più accogliente verso le persone deboli, "peccatrici", emarginate.
È la strada che indica a noi.


Franco Barbero

La chiesa protestante unita di Belgio decide di accettare i pastori omosessuali

Il Sinodo della Chiesa protestante unita di Belgio ha deciso, il 13 giugno scorso, di non considerare l'omosessualità come un ostacolo alla possibilità di esercitare il ministero pastorale.
Un gruppo di lavoro incaricato di questa questione ha redatto una raccomandazione che è stata inviata a tutte le chiese locali perché ne discutessero... Questa volta la chiesa è persino riuscita a prendere una decisione chiara, in tutta serenità e nel rispetto reciproco nella differenza di opinione.
Dopo questa assemblea, ogni chiesa locale conserva ugualmente il proprio diritto di scegliere il proprio pastore. Uniti nella differenza.

Steven H. Fuite, pastore, presidente del Sinodo della Chiesa protestante unita del Belgio (da "Riforma" del 26 giugno)

Un breve elenco dei principali dogmi

1) Gesù Cristo è il Figlio unigenito di Dio, generato ma non creato consustanziale al Padre, eterno e immutabile. Fu proclamato nel primo concilio di Nicea (325): Gesù Cristo è il Figlio di Dio, è stato generato prima dei secoli, ma non è una creatura di Dio, ed è della stessa sostanza del Padre.

2) Dio è uno e trino. Ha assunto la forma di dogma durante il concilio di Costantinopoli del 381. Dio è uno solo in tre persone: Dio-Padre, Dio-Figlio e Dio-Spirito Santo. Le persone divine sono distinte tra loro, ma la loro distinzione non divide l'Unità divina.

3) Maria è Madre di Dio. Dogma proclamato dal concilio di Efeso (431). Maria è Madre di Dio perché è madre di Gesù. Infatti, colui che è stato concepito per opera dello Spirito Santo e che è diventato veramente suo figlio, è il Figlio eterno di Dio Padre. E' Dio egli stesso.

4) Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo. Gesù Cristo, nell'unità della sua persona divina, ha due nature inscindibili, quella umana e quella divina, ed è perfetto quanto alla divinità e perfetto quanto alla umanità (concili di Efeso, 431, e di Calcedonia, 451).

5) Maria è sempre vergine. Il II concilio di Costantinopoli, nel 553, sancì la perpetua verginità di Maria: prima, durante e dopo il parto di Gesù Cristo. Quando i Vangeli parlano di "fratelli e sorelle di Gesù", si tratta di parenti prossimi.

6) Transustanziazione. E' la conversione del pane e del vino nel corpo e nel sangue di Cristo, al momento della consacrazione. La transustanziazione divenne dogma nel 1215, nel IV concilio Laterano, e fu confermata dal concilio di Trento (1545-1563), quando la Chiesa cattolica, in seguito alla riforma protestante, stabilì i confini dell'ortodossia.

7) Il purgatorio esiste. E' lo stato di quanti muoiono nella grazia di Dio, ma, anche se sono sicuri della loro salvezza eterna, hanno ancora bisogno di purificazione. La dottrina del Purgatorio fu sancita come dogma nei concili di Firenze (1439) e di Trento.

8) Immacolata concezione. Proclamata da papa Pio IX l'8 dicembre 1854, stabilisce che la Vergine Maria è stata concepita pura, senza peccato originale. E' cioè stata preservata dalla condanna universale del peccato fin dal concepimento.

9) Infallibilità papale. Il dogma è contenuto nella costituzione Pastor aeternus approvata dal Concilio Vaticano I il 18 luglio 1870. Afferma che il papa deve essere considerato infallibile quando parla ex cathedra, cioè quando esercita il suo "supremo ufficio di Pastore e di Dottore di tutti i cristiani" e "definisce una dottrina circa la fede e i costumi". Pertanto quanto da lui stabilito vincola tutta la Chiesa per sempre.

10) Assunzione di Maria. E' l'ultimo dogma, proclamato da papa Pio XII il 1° novembre 1950. Indica che la Madonna, finito il corso della sua vita terrena, fu "assunta" (cioè accolta) in Paradiso con l'anima e con il corpo, accanto al Figlio e a Dio Padre.   

 

(a cura di Paolo Struffolino)

Alla ricerca di Maria

Mary Christine Athans, "Alla ricerca di Maria, donna ebrea", ed. Queriniana, Brescia, 2015, pp. 280, 23€.

"La madre di Gesù nella storia, nella teologia e nella spiritualità" è il sottotitolo del libro della religiosa e docente statunitense, esperta di dialogo ebraico-cristiano, di cui suor Elizabeth Johnson ha detto: "Un ottimo studio, dalle molteplici dimensioni". Con approccio innovativo e multidisciplinare, il volume recupera la dimensione storica con cui, negli ultimi anni, si sta sempre più interpretando la figura di Gesù per raccontare sua madre, vista soprattutto come donna e come donna ebrea. Una narrazione che coinvolge testa e cuore del lettore, illuminata da una interpretazione scientifica e allo stesso tempo poetica.

(da "Adista" dell'8/6/15)

Quando c'è profumo di Vangelo

- Il papa ha fatto percepire il profumo del Vangelo. Come Gesù, ha parlato appassionatamente di un Dio accogliente, amoroso, inclusivo, perdonante. Bastano questi accenti sinceri e caldi e il Vangelo diventa vivo e palpitante.
- L'incontro con la chiesa valdese di Torino ha costituito una esperienza ecumenica e profetica. La richiesta di perdono alle sorelle e ai fratelli perseguitati e il dialogo fraterno che è avvenuto questa mattina segnano una tappa irreversibile.
- Che cosa possiamo come chiese locali raccogliere come messaggio da questo viaggio pastorale di Francesco?
Sarebbe tragico se l'evento fosse archiviato come un momento straordinario per poi ritornare ad una pastorale chiusa e routinaria.
- Ancora una volta risulta evidente quello che scrisse il teologo protestante Tillich: "Senza leader significativi, all'altezza del loro ministero, appassionati e immersi nella realtà del loro tempo, la chiesa langue".
L'intreccio, lo scambio e la sinergia tra popolo e pastori fa crescere una comunità adulta, libera, impegnata, accogliente.
- "Siate casti": ci sarà subito chi la interpreta come oppressione sessuale. Il papa ha parlato in un contesto di promozione di relazioni sane, costruttive e amorevoli.
Castità come amore aperto all'altro, come positiva accoglienza della propria corporeità in tutte le sue dimensioni personali e relazionali è tutt'altro che un richiamo all'oppressione. E' invito alla relazione, alla gioia, al rispetto di sé e degli altri, alla valorizzazione dei sentimenti, contrastando la cultura che fa del corpo proprio e altrui un oggetto o una macchina.
Un accenno che, colto nel suo significato positivo, vale ugualmente per etero, omo, trans e quanti altri.

Franco Barbero

Dio non è mai una nostra proprietà

"Comprendiamo sempre che la religione deve essere più dei suoi confini, e Dio senz'altro più di ogni definizione.
Proprio questo fatto: considerare possibile una cosa che, pur non dimostrata, potrebbe però quantomeno uscire dalle definizioni che esistono adesso, significa capire che Dio non diventa mai una proprietà e che la sua vigna, il suo regno, non ci appartiene mai.
Noi non siamo mai altro che degli affittuari di un bene che ci è stato affidato".


(da Eugen Drewermann, "Quando il cielo tocca la terra", 1999, pag. 132)

La lettura della Bibbia

"La Torah non è un testo rigido ma un organismo di fuoco, che vive. La Torah è il Nome di Dio, e il Nome di Dio è il Nome dell'Unità di Tutta la Creazione.
Un rabbino non è un amministratore, un direttore generale, un pastore, un educatore, un professore, un uomo dotato di carisma, uno sciamano o un politico. Un rabbino è solo  un maestro e insegna soltanto una cosa, la Torah: ciò che Dio vuole che le persone sappiano, cioè chi e perché sono.
Un rabbino, potremmo dire, fa entrare la gente nella nube della presenza divina e l'aiuta a non lasciarsi spaventare dal disorientamento che inevitabilmente coglie di fronte all'infinità dei significati".


(da Lawrence Kushner, "Con gli occhi della mente", ed. Ecig, 2000, pagg. 59-60)

 

La madre

"Quando la madre si perde nei propri figli, vive solo per loro, vi si dedica senza limiti. Quando la responsabilità della maternità lascia il posto a una spinta alla divorazione, solitamente reciproca, di madre e figlio: la madre assorbe il bambino che assorbe la madre. L'amore materno sfocia allora in un'incorporazione che può raggiungere il suo punto più estremo nel passaggio all'atto omicida o in una presenza soffocante che non lascia alcuna libertà al soggetto...
Senza una sufficiente distanza tra la madre e la donna, la madre e il bambino si confondono, si annullano reciprocamente, dando luogo ad una simbiosi mortifera o a una conflittualità colma di odio e di violenza.
In questi casi non è solo la madre che divora il bambino, ma - consacrando follemente la sua vita a quella del figlio - è la donna che viene divorata dalla madre".

(da Massimo Recalcati, "Le mani della madre", ed. Feltrinelli, pag 116)

 

Gratitudine

"Io non sento la necessità di perdonare i miei genitori per i loro errori. Essere umani non è peccato. Erano dilettanti in un gioco difficile nel quale anche i professionisti sbagliano.
Al di là del perdono, li amo e li ammiro per tutto ciò che hanno fatto di buono e spero di aver dato prova del mio amore e della mia stima, come loro avrebbero desiderato: trasmettendo molte delle loro qualità a mia figlia che, spero, sarà incline ad avere per me comprensione e stima".

(da Harold Kushner, "Nessuno ci chiede di essere perfetti", ed. Neri Pozza, pag. 84)

 

 

I nuovi idoli nascosti nei nostri desideri

Il nostro tempo ha sostituito al culto di Dio il culto degli idoli di cui il denaro è l'espressione più semplice e radicale in quanto rende possibile l'illusione che il suo possesso in grandi quantità consenta la realizzazione di una vita soddisfatta. Il Pasolini corsaro l'aveva indicata come una vera e propria "mutazione antropologica": il monoteismo che sosteneva le società religiose e che affondava le sue radici nella potenza simbolica del Padre, ha lasciato il posto al politeismo del mercato e alle sue nuove divinità.
Al verticalismo piramidale dell'ideologia patriarcale è subentrata la diffusione orizzontale dell'oggetto di godimento divenuto un idolo che ha trasformato l'uomo da "suddito" a "consumatore".
È il tratto perverso che caratterizza il discorso del capitalista: la feticizzazione della merce vorrebbe cancellare la struttura in perdita e necessariamente mancante del desiderio umano, riducendo la mancanza ad un vuoto che esige di essere compulsivamente riempito. Al punto che la strategia dell'idolo non è semplicemente quella di colmare la mancanza, ma di alimentarla continuamente offrendo sempre nuovi idoli che sappiano rendere caduchi e obsoleti quelli precedenti.
In un libro che mette coraggiosamente a colloquio la lezione della Bibbia e quella di Lacan, titolato L'idolo. Teoria di una tentazione: dalla Bibbia a Lacan (Mimesis), Silvano Petrosino prosegue la sua perlustrazione critica del nostro tempo iniziata con due formidabili e saettanti libri: Babele. Architettura, filosofia e linguaggio di un delirio (Melangolo, 2002) e Soggettività e denaro. Logica di un inganno ( Jaca Book, 2012). Se le analisi sociologiche di Bauman mettono l'accento sul carattere "liquido" del discorso del capitalista, sulla sua tendenza alla dispersione e alla dissoluzione dei legami sociali, Petrosino ci indica come quel discorso proprio mentre azzera l'orizzonte simbolico del mondo offre al soggetto, attraverso la proliferazione mercificata di nuovi idoli, un rifugio, un riparo fantasmatico, una solidificazione della sua esistenza.
Cos'è, infatti, un idolo? È una promessa di compattamento della vita umana. È una parte che il soggetto eleva alla dignità del tutto per sconfessare il carattere infinito del desiderio e la mancanza che esso porta irrimediabilmente con sé. In questo senso il culto dell'idolo è sempre un'operazione perversa, se la perversione è il tentativo di diventare padroni assoluti del proprio desiderio. Se, infatti, il desiderio è un'apertura che non si lascia mai colmare da nulla e se il soggetto del desiderio è un soggetto, come ci invita a pensare Lacan, lacunare, mancante, leso, l'inganno del discorso del capitalista consiste, secondo Petrosino, nel voler convertire la logica del desiderio in quella del bisogno offrendo al soggetto un oggetto in grado di garantirgli una consistenza.
L'idolo sorge, infatti, come un oggetto capace di catturare fantasmaticamente il desiderio assorbendone la trascendenza. Per questa ragione l'idolo più grande, il più pericoloso, il più folle, è quello dell'Io. L'Io - come Lacan indica - non è altro che il soggetto "allo stato di idolo", poiché l'idolo non è solo una falsa immagine di Dio, ma è soprattutto una falsa immagine dell'uomo.
La tentazione più estrema sulla quale sia il testo biblico che quello di Lacan non risparmiano di ammonirci, è quella di fare dell'Io un oggetto capace di spurgare il soggetto di ogni mancanza e di ogni trascendenza. È il miraggio di falsa padronanza che ispira la perversione: il soggetto non appare più assoggettato alla trascendenza del desiderio, ma diventa padrone dell'oggetto del suo bisogno attraverso il suo possesso. È lo stesso inganno che pilota il collezionista che insegue l'ultimo agognato "pezzo" della sua collezione pur sapendo che nemmeno il possesso di questo pezzo potrà estinguere davvero la sua passione.
L'idolo vorrebbe dare una consistenza sostanziale all'Io, renderlo autosufficiente, emanciparlo dalla trascendenza del desiderio, farne davvero l'ultimo "pezzo" della collezione. In realtà il culto dell'idolo si rivela essere una forma radicale di schiavitù: il soggetto si consegna al suo idolo perdendo se stesso. Non si soddisfa mai nel consumare l'oggetto, ma è piuttosto il godimento compulsivo degli oggetti che finisce per consumarlo. Cosa spinge l'uomo a fabbricare continuamente idoli se non per scansare l'impatto angosciante con la trascendenza del proprio desiderio? Con la propria libertà? Non è forse questo a cui alludeva anche Dostoevskij quando scriveva che «non c'è per l'uomo rimasto libero più assidua e tormentosa cura che quella di cercare un essere a cui inchinarsi»?
L'"uso" che Petrosino ci propone nella sua opera filosofica di Lèvinas, Derrida e Lacan cerca di individuare dei punti di resistenza a questa deriva idolatrica. In essi egli trova un pensiero che non vuole rinunciare alla trascendenza e che ostinatamente pensa l'Altro nella sua radicale differenza, come quell'Altro che abitandoci ci espropria di ogni ideale omogeneo di padronanza. Di qui il suo rifiuto ad appiattire la vita umana sull'immediatezza ingenua di ogni materialismo. L'immanentismo che nega la trascendenza commette il grave errore di misconoscere quell'apertura all'Altro che anima l'esistenza e di cui il desiderio è l'incarnazione più radicale e più sconcertante. In questo egli porta il "suo" Derrida e il "suo" Lèvinas, ma anche, per certi versi, il "suo" Lacan, con rispetto ma con decisione, verso il salto più radicale che caratterizza l'esperienza cristiana: il problema non è contrapporre la trascendenza all'immanenza, ma mostrare che la trascendenza abita da cima a fondo l'immanenza, l'attraversa, la vivifica, la scompagina, la illumina. Per questa ragione la figura del desiderio costituisce un motivo che unifica tutta la sua ricerca; essa è la cifra ultima dell'umano, la sua radicalissima trascendenza interna, l'apertura inesauribile verso una alterità che oltrepassa il nostro Io costringendolo ad un decentramento tanto spaesante quanto generativo.

Massimo Recalcati
(da "La Repubblica" del 2/6/15)

 

DALLA NOSTRA COMUNITA'

Questionario sui temi del sinodo dei vescovi

Continua la diffusione del nostro questionario sui temi del Sinodo dei vescovi, che si svolgerà in autunno a Roma. Ricordiamo che la scadenza per la compilazione (cartacea o elettronica) è a fine luglio, per permetterci di inviare il materiale raccolto a Roma. Per comodità alleghiamo nuovamente nell'ultima pagina di questo notiziario il testo del questionario nella versione adatta anche per la compilazione su word. Per chi è poco pratico/a ricordiamo che basta copiare e incollare su un file word il questionario dalla versione word del notiziario, scrivere le risposte negli spazi appositi indicati per ogni domanda e inviare il file compilato come allegato ad uno degli indirizzi mail segnalati nei "contatti" alla fine del notiziario.

Il nostro notiziario

Diversi lettori ricevono ormai via e-mail questo notiziario. Abbiamo così ridotto il numero di copie cartacee stampate. I precedenti numeri sono esauriti. Chi desidera riceverlo via mail ci risparmia una spesa piuttosto consistente. Contattare Francesco (giupaz@tin.it; 320-0842573)

Questa comunità

  • Abbiamo vissuto un inizio d'estate pieno di impegni, di collegamenti e di gruppi. L'amore diventa disponibilità, perseveranza, solidarietà.
  • Un saluto alle persone che incontriamo sul nostro cammino comunitario. C'è chi nella gioia si sposa, chi ricorda i propri familiari defunti, chi accudisce i malati, chi accompagna persone segnate da una dipendenza... Il panorama esistenziale quotidiano della nostra comunità è davvero vario.
  • La sede di via Città di Gap, 13 è davvero una benedizione. In estate il passaggio di persone vicine e lontane, anche solo per un dialogo e un confronto, subisce un notevole aumento.
  • Ogni settimana in sede si svolge qualche incontro di preghiera, di studio e di approfondimento aperto a chi lo vuole. Occhio alle date (vedi prima pagina di questo notiziario).
  • Grande importanza hanno alcune novità già in atto: incontri con gruppi parrocchiali, l'incontro con Giovanni Piumatti, alcune serate in diverse famiglie della comunità.

Dunque... buona estate alla ricerca di un po' di tranquillità.

 

CONTATTI

In attesa del nuovo sito: le notizie riguardanti la comunità possono essere trovate nel blog http://donfrancobarbero.blogspot.it/

Questionario sulla famiglia in occasione del sinodo dei vescovi

In previsione del Sinodo dei vescovi, che si svolgerà in autunno a Roma, la nostra comunità intende diffondere un breve questionario aperto a chiunque si senta interessato a fornire una sua personale riflessione. Faremo giungere le risposte alla segreteria del Sinodo per dar voce alle persone reali. Chi risponde può firmare oppure compilare in modo anonimo. Raccoglieremo entro la fine di luglio le risposte. Ecco le domande alle quali potete rispondere in tutta libertà.

1)  Hai o no delle attese rispetto al Sinodo?

Risposta:

2)  Secondo te quali sono i cambiamenti più importanti che dovrebbero avvenire dentro la chiesa cattolica.

Risposta:

3)  E' ancora accettabile la legge del celibato obbligatorio dei sacerdoti?

Risposta:

4)  Che cosa proponi rispetto al ruolo delle donne nella chiesa?

Risposta:

5)  Secondo te esiste solo il modello classico di famiglia o ci possono essere altre modalità di amarsi e fare famiglia?

Risposta:

6)  Quali esclusioni ora in atto rispetto ai separati e divorziati dovrebbero essere superate dentro la chiesa cattolica?

Risposta:

7)  Accanimento terapeutico, eutanasia, accompagnamento ad una morte dignitosa: ritieni che dentro la chiesa cattolica ci sia lo spazio per affrontare questi temi che ora sono tabù?

Risposta:

8)  La condizione omosessuale, secondo te, è frutto di un disagio, di un percorso di crescita disturbato, di una perversione oppure è una delle espressioni sane e naturali della affettività e della sessualità umana?

Risposta:

9)  Che cosa pensi delle posizioni ufficiali della gerarchia cattolica rispetto alle persone e alle relazioni omosessuali?

Risposta:

 

Comunità cristiana di base di Via città di Gap, 13 - 10064 Pinerolo (To)