Sono
qui in qualità di difensore dell'ambiente, di padre, di nonno e
anche di cittadino preoccupato: uno dei miliardi di abitanti del
mondo che vi sollecita ad agire immediatamente sul cambiamento
climatico. Sono attore di professione, ma attivista di natura.
Una
persona che ha sempre creduto che dobbiamo trovare l'equilibrio tra
ciò che sviluppiamo per la nostra sopravvivenza e ciò che
conserviamo per la nostra sopravvivenza. Avete una missione semplice
quanto sconfortante: salvate il mondo prima che sia troppo tardi.
Il
mio impegno nei confronti del cambiamento climatico è iniziato oltre
40 anni fa. E la necessità impellente che avvertivo allora si è
fatta ancora più grave. Una delle mie iniziative è stata di riunire
a Sundance i sindaci di ogni parte del mondo... E quest'anno, quando
le nazioni del mondo si ritroveranno a Parigi vi saranno anche quei
sindaci, le aziende e i leader, pronti ad agire.
È a
repentaglio niente meno che il futuro del nostro pianeta, e
l'imperativo di agire non potrebbe essere più evidente...
E come ha
evidenziato in modo così eloquente Papa Francesco, il cambiamento
climatico è un imperativo morale che trascende qualsiasi politica.
Gli effetti sono tutt'intorno a noi: dalla siccità e carestia in
Africa, alle ondate di caldo nell'Asia del Sud, agli incendi nel Nord
America, ai devastanti uragani e alluvioni distruttive qui a New
York.
Un'ondata
di caldo in India e Pakistan ha già causato oltre 2.300
vittime...Tutti gli anni del 21simo secolo finora si sono
classificati come i più caldi mai registrati...I migliori scienziati
del mondo ci dicono che abbiamo già consumato più della metà della
nostra riserva di carbonio rimanente. Un aumento di due gradi Celsius
è ciò che separa il nostro pianeta dal divenire molto meno
abitabile. Una differenza a malapena percettibile per la pelle umana,
ma sono sufficienti due gradi per trasformare il fertile granaio di
una nazione in un deserto, ed eliminare l'acqua da un terzo della
superfice terrestre entro il 2100....
Se non abbandoniamo rapidamente
i carburanti fossili, distruggeremo l'aria che respiriamo, l'acqua
che beviamo, la salute dei nostri figli, dei nostri nipoti e delle
generazioni a venire. Se vogliamo evitare l'impatto peggiore dobbiamo
agire in modo coraggioso...
...Lo
scorso anno gli USA e la Cina, i maggiori responsabili di emissioni
di gas serra, si sono accordati su una storica riduzione di carbonio.
Ma nessuna nazione può risolvere questa crisi da sola. ..Dobbiamo
essere un movimento che include ogni singola nazione sulla Terra,
perché il cambiamento climatico ha effetto su ogni singola nazione
della Terra... Questo è l'unico pianeta che abbiamo, la nostra unica
fonte di vita.
Questa è la nostra ultima chance...Quando 193 nazioni
saranno al centro dello scenario il prossimo dicembre, i cittadini
del mondo osserveranno. Abbiamo lo sguardo rivolto su di voi perché
assumiate il ruolo guida nel combattere il cambiamento climatico.
(traduzione
di Luisa Piussi)
(Robert
Redford, Repubblica 1 luglio)