mercoledì 27 aprile 2016

Comunità psichiatriche, la multa dell’Asl: “Medici non sufficienti”

Una penale da 63 mila euro che aumenterà di 4200 euro al giorno sino all'eventuale sospensione della convenzione. L'Asl To2 multa le società Esther e Gruppo Igea per non aver rispettato i patti del contratto della gestione di 5 comunità psichiatriche torinesi, a partire dall'inchiesta de La Stampa che l'8 aprile ha portato alla luce la mancanza del personale medico che da inizio mese avrebbe dovuto prendere il posto degli operatori Asl. Un passaggio di consegne che durerà sino a fine mese ma che ancora oggi non vede nelle strutture la presenza dei nuovi direttori sanitari e di un numero adeguato di medici per coprire le reperibilità. L'Asl prenderà «provvedimenti, con conseguente applicazione delle sanzioni previste dalla convenzione».
Tutto è scritto nella relazione presentata dalla commissione di vigilanza presieduta da Roberto Testi, «invitata dalla direzione a intervenire urgentemente, anticipando i sopralluoghi di verifica già programmati». Mentre i Nas acquisivano i documenti negli uffici della To2, la Commissione ha avviato l'indagine interna, controllando l'operato delle società di Gaetano e Mafalda Falzone all'interno delle comunità Althaea di corso Verona 57, Il ponte di via Cuneo 46, Risso di corso Brin 5, De Salvia e Sarli di corso Vigevano 58 e 60, sino al 31 marzo in gestione mista pubblico-privato. Fra le irregolarità c'è un «monte ore sottodimensionato» e «la mancanza in tutte le strutture dell'individuazione del medico che assume la funzione di dirigente sanitario».  Niente da eccepire per le cooperative Zenith e Altra Mente, che hanno messo a disposizione infermieri, oss ed educatori dal primo giorno, pur non avendo ancora firmato un contratto. In base a quanto si è potuto apprendere, dal 1° aprile alcuni medici hanno ritirato la loro disponibilità, altri hanno prestato servizio solo per poche ore. L'Asl riferisce che «da mercoledì il personale risulta totalmente garantito anche se con un monte ore insufficiente per la copertura di reperibilità, ferie e assenze». Una ricerca mai terminata. Secondo quanto detto da chi risponde al numero pubblicato nell'annuncio su Facebook, martedì si cercavano ancora tre persone, ieri «una, non necessariamente specializzata in psichiatria».  
Due società ora andranno incontro alla riduzione del 30% dell'importo dovuto dall'Asl (3,872 milioni di euro sino al 31 dicembre), moltiplicato per i giorni in cui si è registrata l'inadempienza: per due settimane sono 63 mila euro. E in caso di insuperabilità delle inadempienze, l'Asl potrà avvalersi della revoca della convenzione. Il direttore Valerio Fabio Alberti ha disposto che sarà Elvezio Pirfo a formulare le contestazioni ai Falzone. Scelta che potrebbe far discutere: è sempre lui ad aver proposto il rinnovo dell'appalto delle due società, aprendo l'indagine della Corte dei Conti che ha ipotizzato un danno erariale da 30 milioni di euro.
Noemi Penna

(La Stampa 15 aprile)