sabato 27 agosto 2016

CHIESA

Almeno i teologi progressisti sono tutti d'accordo nell'affermare che Gesù non cercò propriamente di fondare una Chiesa, perché non ebbe mai intenzione di fondare una nuova religione. Lui era ebreo, fedele alla propria gente e alla propria religione, che restò sempre  quella ebraica  e che mai abbandonò per fondarne una nuova. Mai gli passò per la mente l'idea di fondare una Chiesa che durasse sino alla fine dei giorni, anche perché la fine dei giorni, l'éskhaton  era già  vicino, dietro l'angolo, imminente. Non invano, in quel momento, le figure apocalittiche ed escatologiche  abbondavano ed erano di moda. Lo stesso Gesù dei Vangeli sinottici si presenta e rappresenta un profeta escatologico, influenzato da Daniele e più ancora dal libro di Enoch, che pertanto faceva affidamento su una tempestiva realizzazione del regno  di Dio sulla terra.
Gesù predicò ardentemente il regno di Dio e i valori del regno con l'attenzione posta in questo mondo, ma poiché il regno di Dio non arrivava e lui, che doveva ritornare circondato di gloria, non venne, ecco allora che “nacque la Chiesa”.
“Gesù predicò il regno di Dio ma ciò che giunse fu la  Chiesa. (A. Loisy)”“Mai egli pensò ad una istituzione separata  dall'ebraismo” (Lorenzo Salas)