giovedì 27 ottobre 2016

LA NEGAZIONE DELL'ALTRO


Sono andato a rileggermi, a 24 anni dalla sua morte,una pagina di Balducci nel suo libro “Le tribù della terra”, proprio per non imprigionare la riflessione e limitarla ai fatti recenti sui quali assistiamo ad una indecorosa retorica come se ci accorgessimo oggi che esiste un panorama sconfinato di morte: “L’epoca moderna comincia con la negazione dell’altro e da allora in poi l’Occidente non ha mai incontrato l’altro. Ovunque è andato, l’uomo europeo ha incontrato se stesso, non è uscito dal suo “panottico” e ogni volta che ha incontrato la diversità, l’ha sterminata e l’ha repressa.
Il nostro Occidente fa dell’altro o un identico a noi oppure un inferiore: “La civiltà moderna è nata nel 1492, che è l’anno in cui abbiamo compiuto, nell’estremo Occidente, lo sterminio. Lo sterminio degli indios è l’atto inaugurale della civiltà moderna.
Non è un episodio accessorio, è un episodio fondante, tale che ha caratterizzato, in tutto il suo arco, la civiltà moderna che ha avuto come sua caratteristica interna la distruzione dell’altro o la sua assimilazione, il disconoscimento dell’altro come tale”.
È difficile non essere d’accordo con Balducci, anche se la modernità e l’Occidente hanno scritto anche pagine di alta civiltà.
Franco Barbero