sabato 25 marzo 2017

Cuba addio, le compagnie Usa tagliano i voli per l’isola

Per ora Cuba non è un affare, almeno per le compagnie aeree americane. Due, tra quelle minori che avevano aperto la nuova rotta all' inizio del disgelo, hanno annunciato che cancelleranno i voli verso l' isola. Il motivo è che non ci sono abbastanza passeggeri. Quando Obama e Raúl Castro firmarono la pace alla fine del 2015, molte compagnie aeree si affrettarono a sollecitare i permessi per le nuove rotte con Cuba convinte che a poco a poco i viaggi degli americani sarebbero stati completamente liberalizzati. Ma non è andata così, e ora le compagnie minori annaspano e preferiscono chiudere. Silver Airways, una compagnia della Florida, aveva ottenuto i permessi per volare su dieci destinazioni nell' isola, mentre Frontier Airlines aveva inaugurato la linea Miami-L' Avana al prezzo stracciato di 59 dollari. Ora stanno per cancellare tutto.
Ma anche le maggiori, come American Airlines, denunciano difficoltà: hanno ridotto i voli e utilizzano aerei più piccoli per contenere i costi. Oggi, per volare dagli Usa a Cuba è ancora necessario avere un passaporto cubano o un permesso del Dipartimento di Stato. Obama, a fine mandato, ha allargato le maglie del divieto che per l'embargo ancora in vigore colpisce gli statunitensi, ma non abbastanza da favorire i viaggi semplicemente turistici sull'isola. Per un americano è ancora necessaria una qualche giustificazione non turistica per andare a L' Avana. Così ci sono pochi clienti e troppi aerei. L'arrivo di Trump alla Casa Bianca sta facendo il resto: le compagnie Usa sono convinte che le aperture verso Cuba avranno uno stop e preferiscono disinvestire. Anche se nel 2016 l' incremento dei visitatori Usa a Cuba è stato del 76%. (o. c.)

(la Repubblica 16 marzo)