giovedì 20 aprile 2017

IL PAPA RIMUOVA IL CARDINALE MULLER

Mentre il conflitto tra i due modi, palesemente diversi, di Marie Collins e del card. Gerhard Müller, di intendere la lotta all'abuso sessuale clericale è sotto gli occhi di tutti, c'è chi chiede la rimozione di Müller dalla guida della Congregazione per la Dottrina della Fede.
"I tentativi di papa Francesco di riformare la Chiesa sono in stallo", osserva in un comunicato dell'8 marzo il movimento internazionale Noi Siamo Chiesa; "La Curia conservatrice sta cercando di conservare potere e controllo e vuole bloccare le riforme di papa Francesco tese a rendere la nostra Chiesa più compassionevole, a immagine di Cristo".
Da questo punto di vista, come dimostra la vicenda della Collins, consistente è la responsabilità del dicastero più potente, la Congregazione per la Dottrina della Fede, che non ha dato seguito alle richieste della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, ha di fatto fermato la creazione dei Tribunali speciali per i vescovi negligenti e ha rifiutato di cambiare le procedure di investigazione di preti e religiosi, "ingiuste e in palese violazione del diritto naturale". "La Cdf è diventata il simbolo di quegli aspetti della nostra Chiesa funzionali alla protezione del potere istituzionale, spesso a spese del popolo di Dio. Per molti cattolici essa stravolge il Vangelo, invece di esserne un esempio.
Per il bene della nostra Chiesa, è necessario apportare un cambiamento radicale, una vera conversione, in questo importante ufficio. E rapidamente". Di qui l'appello al papa, affinché sostituisca Müller con qualcuno che introduca nella Congregazione trasparenza, giustizia e compassione.