domenica 23 aprile 2017

Letterina aperta al papa

Caro papa Francesco,
in questi giorni pubblico sul mensile "Tempi di Fraternità" alcune riflessioni che forse possono interessarti.
Ma oggi voglio mandarti una "letterina" su un argomento solo.
Tu parli molto spesso e ti pronunci molto coraggiosamente e profeticamente contro le guerre, le armi e le industrie che le fabbricano.
Ma come non ti accorgi che la chiesa cattolica ha una sua cappellania militare, con tanto di vescovo generale, con altri preti graduati e pagati dallo Stato, che fanno mostra di sé nelle parate e che benedicono ambigue "missioni di pace?". Ha senso una "chiesa in armi" che si autogiustifica con il pretesto della cura pastorale dei soltati e delle soldatesse? Il tuo prezioso messaggio di pace e di disarmo non entra qui in un contrasto stridente? Io sono uno sconosciuto prete dell'estrema periferia teologica e pastorale e non aspetto una tua risposta. Voglio solo porti una domanda che ritengo urgente e bisognosa di una risposta non verbale, ma concreta e coerente con il messaggio di Gesù di Nazareth.
Con affetto e stima
don Franco Barbero