giovedì 18 maggio 2017

Aumentano gli islamici convertiti al cristianesimo

Si dice che ogni giorno, in Italia, quattro connazionali (1.460 l'anno) diventino musulmani. Un fenomeno in decrescita comunque, poiché nel 2012 se ne contavano 4.000, cioè undici al giorno. Entrambi i dati tuttavia possono essere considerati al contempo veri o falsi perché andrebbero "tarati" dall'esigenza, imprescindibile per un non musulmano, dell'obbligo a questa opzione qualora volesse sposare un'islamica. Quanti poi prendano la via delle moschee non è dato sapere. Si fa invece largo l'impressione che a intraprendere la strada delle parrocchie, non di rado, sia la parte non cristiana. Del boom di conversioni dall'islam al cristianesimo si è occupato anche il New York Times, per il quale ci si troverebbe di fronte ad una «tendenza confermata». Per l'Interdisciplinary Journal of Research on Religion il fenomeno va calcolato in «milioni di persone in tutto il mondo», compresi Paesi di solida tradizione islamica come Algeria, Tunisia, Turchia e perfino Indonesia. In Algeria, la stampa conduce periodicamente campagne per scoraggiarle raccontando casi di musulmani praticanti che hanno finto di volersi convertire al cristianesimo, salvo il giorno del battesimo andare in chiesa e avere come "padrino" un poliziotto che arresta il missionario per attività di proselitismo, reato represso e punito severamente. In Africa, dove fino ad epoche recenti la religione di Maometto era considerata quella principale (e 30 lingue africane si scrivevano in caratteri arabi), lo sceicco Ahmad al-Qataani, intervistato da Al Jazeera nel 2006, già lamentava che «ogni ora 667 musulmani si convertono al cristianesimo. Ogni giorno 16 mila musulmani si convertono al cristianesimo. Ogni anno 6 milioni di musulmani si convertono al cristianesimo». Ma anche in Europa, i numeri sono seri: in Georgia, in Germania e negli altri Paesi del Nord si registra lo stesso fenomeno soprattutto tra profughi afgani, siriani e iraniani. Secondo il teologo evangelico Wolfgang Simson, negli ultimi vent'anni ci sono state più conversioni dall'islam al cristianesimo che in tutti i secoli precedenti. E anche il prudente arcivescovo di Vienna Christoph Schönborn ha ammesso il «notevole aumento» di convertiti dall'Islam tra i battezzati adulti della sua arcidiocesi. Dopo decenni di profondo silenzio e il segreto che ha circondato non solo la preparazione, ma anche la celebrazione dei battesimi, ora i numeri escono in chiaro anche in Francia e in Gran Bretagna. In Italia no: la Chiesa proibisce di rendere note le località in cui le conversioni avvengono. Forse per paura, o forse solo per non disturbare l '"ecumenismo" imperante.
Filippo Di Giacomo

(Il Venerdì 8 maggio)