IL
SEGRETO DELLA MADONNA DI FIORANO
Lo
sapevate che a Sassuolo e Fiorano stanno organizzando un film sulla
Madonna di Madjugorje? Con apparizioni, miracoli e conversioni,
legate sembra alla storia di un giovane tossicodipendente. Non so se
abbiano interpellato non solo il parroco, il sindaco e i cittadini,
ma anche…la nostra Madonna del Castello a cui è dedicato il
santuario molto amato dai modenesi e meta di pellegrinaggi
specialmente nel mese di maggio.
C’è un conflitto di interessi.
Senza far torto alla madonna croata, l’antica devozione alla
Vergine di Fiorano è un’altra cosa. Intanto la Madonna di Fiorano
non ha fatto e non continua a fare apparizioni a comando. Non parla
come quell’altra, ripetendo da 20 anni e più le stesse cose su
preghiera e conversione minacciando castighi divini con segreti
ovviamente sconosciuti; come ha fatto quella di Fatima. E’ buona
pacifica e pietosa, ascolta e consola la madonna del Castello. Dai
quadretti degli ex voto non sono raccontatati miracoli, ma grazie
(PGR c’è scritto: Per Grazia Ricevuta). Una donna salvata da un
incendio, un uomo caduto da cavallo rimasto illeso, un bimbo guarito
dalla febbre ecc.
Il buon fedele ha ritenuto che la salvezza
dall’incidente e la guarigione dalla malattia sia un dono di Dio
una grazia per opera di Maria. Non un ‘miracolo’. E poi la
Madonna di Fiorano non è indagata come quella di Medjugorie. Come
sapete i vescovi hanno proibito pellegrinaggi organizzati da preti e
il papa stesso ha delle forti perplessità (“Una madonna non
obbedisce ai comandi di chi la chiama a orari fissi”).
Sappiamo
bene che questi fenomeni di apparizioni, visioni, miracoli, segreti,
attirano, fanno cassa e alzano gli ascolti televisivi. Illudendo
tante persone curiose, malate e disperate. Sono altri i canali per
ravvivare la fede dei credenti e per dare speranza.
Propongo
al regista mantovano Visentini, di fare un altro film più serio.
L’antico dipinto del santuario nasconde un segreto non ancora
rivelato. Racconta una bellissima storia: un soldato davanti a Maria
che abbraccia il suo bambino, è inginocchiato ai suoi piedi a mani
giunte; non ha più la spada e chiede perdono e pace. Ha appena
deposte le sue armi insanguinate, disgustato dal saccheggio e dalle
uccisioni fatte per conto delle truppe papali che hanno distrutto
anche il castello nel 1654. Si può raccontare la storia di questo
soldato di ventura che venuto dalla Germania, si commuove di fronte a
un affresco, misteriosamente salvata dall’incendio. Ha come una
visione nel suo cuore. Gli sembra che il dolce viso della vergine che
abbraccia un innocente bambino le parli. Si converte chiede perdono e
cambia vita. Immagino che abbia passato il resto della sua vita ad
aiutare povere donne e uomini colpiti dalla guerra e dalle malattie.
Beppe
Manni 21 Maggio 2017 (Gazzetta di Modena)