Noi
Siamo Chiesa
Via N.Benino 2 00122 Roma
Via Soperga 36 20127 Milano
Tel. +39-022664753
cell.3331309765
E-mail vi.bel@iol.it
Internet www.we-are-church.org/it
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L’incontro,
avvenuto il 4 agosto, è stato ipotizzato da Mons. Delpini a
partire dalle opinioni da me espresse sulla sua nomina, che non
erano critiche nei confronti della sua persona ma che erano
relative al fatto che eravamo convinti che per la svolta, che
auspicavamo e che auspichiamo, nella conduzione della
diocesi sarebbe stata importante una forte personalità che
venisse da fuori. Ciò avevamo detto da lungo tempo.
Mons.
Delpini mi ha ripetuto opinioni già da lui esposte al
momento della sua nomina: non ha un programma già definito,
vuole ricevere suggerimenti da tutti, la diocesi è molto
complessa e si deve confrontare con una fase di transizione
nelle culture e nei comportamenti. Il criterio della
discontinuità per la discontinuità non gli sembra valido,
bisogna vedere situazione per situazione e decidere poi quando è
giusto e opportuno cambiare. Delpini richiede da tutti
soprattutto indicazioni concrete.
Io
ho sommariamente descritto la realtà di Noi Siamo Chiesa in
Italia e livello internazionale e la sua presenza nella diocesi
ambrosiana, soprattutto animando e partecipando al
“Coordinamento 9 marzo” di cui fanno parte realtà
ecclesiali di base e che da 15 anni interviene su tematiche
ecclesiali. Alcune di esse sono ora oggetto di riflessione nella
Chiesa universale (per esempio: Chiesa dei poveri, divorziati
risposati, persone omosessuali….). Per dare indicazioni
praticabili ho esposto quelle che Noi Siamo Chiesa ha inviato
alla Pro Civitate Christiana di Assisi che le ha richieste alle
realtà ecclesiali di base per l’incontro di fine agosto
“Diamo futuro alla scolta profetica di Francesco. Le
allego. Sono indicazioni operative che non esauriscono le
riflessioni di Noi Siamo Chiesa che hanno anche ambiti più
generali (per esempio quelle relative al ministero
femminile).
Ho
apprezzato l’ascolto da parte di Mons. Delpini di punti
di vista spesso critici nei confronti della vita quotidiana
delle parrocchie e della diocesi di Milano e, in generale, della
Chiesa che è in Italia. A mio giudizio l’incontro che ho
avuto con Mons. Delpini acquista un significato
particolare perché è la prima volta che un
arcivescovo di Milano ascolta, con spirito positivo, le nostre
opinioni. Ciò non era mai avvenuto con i tre precedenti
arcivescovi che scelsero la linea del silenzio, nonostante
le nostre sollecitazioni, su quanto abbiamo fatto e detto nei
venti anni da quando è sorto il nostro movimento per la riforma
della Chiesa nello spirito del Concilio.
Penso
che Noi Siamo Chiesa e il più vasto circuito “conciliare” e
dei cristiani di base sappiano apprezzare queDelpini ha
incontrato llo che pensiamo sia non solamente un gesto di
cortesia ma anche il riconoscimento di una presenza di cui
tenere comunque conto. A conclusione dell’incontro e su mia
richiesta, Mons. Delpini ha trovato del tutto normale che io
informassi di questo contatto. Se un fatto normale, quello di
vedersi e di dialogare a questo livello, esce dalla
eccezionalità significa che siamo sulla buona strada.