lunedì 16 ottobre 2017

IL MANIFESTO: MEGLIO DI FAMIGLIA CRISTIANA
Rivoluzione in Vaticano (e al manifesto)? No, ma per la Chiesa certamente una discontinuità forte.
Il comunismo non c'entra ma il focus delle parole del Papa ha a che fare con i movimenti rivoluzionari.


Il Concilio Vaticano II è stato una straordinaria porta spalancata su un pensiero cristiano fino ad allora per i più inimmaginabile.
Colpì anche noi comunisti che del Vaticano, e non senza ragioni, eravamo abituati a sospettare.  Nelle tesi per il IX congresso del PCI fu inserita una affermazione significativa: la religione sentitamente vissuta può essere un contributo importante alla critica anticapitalista.
Un concetto su cui Togliatti tornò in modo più netto nel discorso, diventato famoso, tenuto al primo convegno su cattolici e comunisti promosso da una organizzazione comunista: dalla federazione della «bianchissima» Bergamo (di cui mi piace ricordare che era segretario uno dei fondatori de Il Manifesto, Eliseo Milani).
E poi c'erano stati in America Latina, negli anni '70, Puebla e la Liturgia della Liberazione. Ma la grande innovazione di cui Papa Bergoglio si fa ora paladino sta nel dire che i poveri bisogna amarli e aiutarli e che poi andranno in paradiso, ma che devono alzare la testa e combattere qui e oggi, su questa terra e in questo tempo. E nel chiedere ai movimenti, e cioè alla politica, di farsi carico di generare i processi necessari.
Se il manifesto veicola i discorsi di papa Francesco, non è per ospitalità, o per strumentale ammiccamento. È perché questo suo messaggio lo sentiamo nostro. Utile anche ai nostri lettori. Molti generosamente impegnati nella solidarietà, e però spesso, per disillusione, ormai scettici verso la politica.
Luciana Castellina
Dal 5 ottobre, in edicola con il manifesto «Terra, casa, lavoro. Discorsi ai movimenti popolari» di papa Francesco. Un libro edito da Ponte alle Grazie curato da una delle nostre firme Alessandro Santagata. Introduzione di Gianni La Bella.

Bello… e poi Luciana Castellina cita persino la "Liturgia della liberazione". Brava: aggiunge un capitolo alla Teologia della liberazione.

Franco Barbero