sabato 9 dicembre 2017

Una situazione difficile

Da noi per molti anni la conoscenza dell'esperienza delle comunità cristiane di base dell'America Latina è stata diffusa e accolta come un fatto consolidato ed esemplare. Io, invece, avevo notizie di persone che dal Brasile, almeno in questi ultimi 10 anni, mi fornivano notizie assai diverse. Mi parlavano di un lento declino e spegnimento.
Molti teologi latinoamericani, mi riferivano questi amici, sono più presenti e noti in Europa e in Italia che da noi e i loro libri sono molto più noti in Italia che in Brasile.
Spero che abbiate letto l'intervista pubblicata il 21 da Adista a Sebastião A. Gameleira Soares su "La necessità di pensare a lungo termine".
Non era avvenuta una vera riappropriazione biblica e teologica dal basso. Se un movimento comunitario negli anni, con gradualità, con un umile faticosissimo lavoro, non arriva a "creare comunità" capaci di riconoscere e far vivere tutti i ministeri necessari, al proseguimento del suo cammino, presto o tardi ritorna in campo il potere della gerarchia.
Mi sono sempre stupito che, dopo 40 anni di percorso, le comunità di base latinoamericane in larga maggioranza, qualora fosse assente un prete, celebrassero solo la liturgia della parola.
Credo che, anche in questo periodo di gravissima crisi, possa dar luogo ad una riflessione che generi nuove partenze con una forte capacità autocritica. Se uno non riconosce le proprie ombre, il futuro si fa lontano.
Pubblicherò su questo blog alcune pagine dell'articolo citato.
Franco Barbero